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Rage: videoarticolo
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Quando pensi a id Software pensi alla tradizione degli sparatutto in prima persona, al feeling con le meccaniche di gioco tipiche degli anni '90 e pensi alla tecnologia all'avanguardia. Tutte cose che si confermano con il rilascio di Rage, il nuovo shooter della software house texana che introduce id Tech 5, il nuovo motore grafico su cui John Carmack lavora ormai da diversi anni. id Tech 5 è basato su un'unica grande texture di cui il motore grafico si impegna a fare lo streaming, renderizzando la parte che serve a seconda della posizione del mondo di gioco in cui si trova il giocatore.
La storia di Rage prevede che un asteroide pieno di un materiale conosciuto con il nome di feltrite colpisce la terra, distruggendola quasi interamente. La collisione ha ampiamente modificato gli equilibri naturali del pianeta, e ha portato a una rapida desertificazione delle aree principali. La feltrite, inoltre, ha cominciato a diffondersi e gli esseri umani ne hanno scoperto delle interessanti potenzialità, soprattutto di natura militare.
Il personaggio interpretato dal giocatore, che non parla e non ha un nome come nella migliore tradizione degli sparatutto in prima persona, custodisce dei dati fondamentali per la guerra sostenuta dalle fazioni ribelli contro l'Autorità, ovvero corporazione dittatoriale che soffoca sul nascere qualsiasi tipo di ribellione, utilizzando spesso delle armi non convenzionali.
La tecnologia ideata da John Carmack, nonostante i malfunzionamenti che si sono verificati al lancio di Rage soprattutto su hardware AMD, si rivela decisamente originale e per molti aspetti apprezzabile. La tecnologia esegue un calcolo delle risorse hardware a disposizione e bilancia di conseguenza in maniera automatica la qualità dell'enorme megatexture che ricopre l'intero mondo di gioco. id Software ha stabilito che l'immagine complessiva deve aggiornarsi con una frequenza di 60 Hz e questo equivale a dire che il motore ha 16 millisecondi per produrre ogni frame e avere quindi i 60 fotogrammi per secondo richiesti. L'hardware del sistema deve essere in grado di rispettare le tempistiche perché la texture venga visualizzata correttamente.
Il motore vanta diversi altri strumenti: tra questi la gestione separata delle riflessioni a seconda del tipo di materiale, il rendering degli effetti che coinvolgono l'high dynamic range, blooom, raggi crepuscolari e illuminazione volumetrica, effetti particellari, effetti pixel shader, liquidi gestiti dinamicamente, animazioni procedurali, simulazione del vestiario, profondità di campo e motion blur.
L'elemento legato alla personalizzazione dell'esperienza di gioco, congiuntamente alla struttura tattica che id Software ha conferito al suo più recente gioco, sono le due cose che colpiranno di più i giocatori affezionati al classico stile della software house texana. In Rage si possono usare tipi di proiettili diversi con risultati peculiari in base al tipo di nemico affrontato, si possono organizzare tattiche di accerchiamento ed evasione, e si possono raccogliere oggetti ed equipaggiamento da cadaveri dei nemici uccisi all'interno di una struttura di tipo looting tipica degli rpg.
Insomma, un mondo che cambia, penseranno coloro che sono affezionati alla classicità id Software. Ma, tutto questo si iscrive all'interno di una struttura che riconsegna il fascino da shooter immediato e adrenalinico che i vari DooM e Quake ci hanno insegnato ad apprezzare. Il feeling da shooter di vecchia data, insomme, è nella sostanza immutato.
Ogni missione di Rage racconta di un'avventura diversa con una propria storia. Ma non cambia solamente lo scenario di base, ma anche il gameplay e la tattica richiesta al giocatore. Questi due ultimi elementi dipendono principalmente dal tipo di nemico da affrontare. Ognuno è infatti debole contro uno specifico tipo di arma o di proiettile, o contro determinati elementi tattici.
Oltre alle armi primarie, ci sono le cosiddette armi a uso rapido. Emblema di questa categoria è il Wingstick, una delle armi più originali introdotte da Rage. Si tratta di una sorta di boomerang che è in grado di decapitare gli avversari verso i quali viene scagliato. Il Wingstick è in grado di tornare nelle mani del personaggio interpretato dal giocatore ma, attenzione, se durante questo tragitto incontra un ostacolo si può rompere e quindi non essere più utilizzabile.
Il giocatore può progettare diversi tipi di oggetti, che poi utilizzerà all'interno delle proprie tattiche di attacco. Per farlo ha bisogno degli schemi di progettazione e dei vari accessori necessari per il montaggio. Gli schemi di progettazione possono essere raccolti nel mondo di gioco, durante l'esplorazione, o possono essere consegnati da un altro personaggio. La progettazione è una parte del menu di gioco, insieme a inventario, armeria, incarichi, in cui si può scegliere la missione attiva, e statistiche. In questo momento vedete la bomba radiocomandata, che può essere guidata verso il bersaglio e poi fatta esplodere. In altre missioni capiterà di combattere insieme a torrette automatiche e sentinelle. Queste strumentazioni tecnologiche saranno fondamentali per far fronte alle difese, a loro volta basate sulla tecnologia, del nemico.
Per consentire gli spostamenti da una città all'altra o da un luogo missione a un altro, id Software ha pensato ai veicoli, anch'essi elemento assolutamente inedito nella tradizione della software house texana. Nella maggior parte dei casi si tratta di buggy ampiamente potenziate, con corazzate avanzate e diversi sistemi di fuoco come mitragliatori pesanti e razzi. I giocatori possono scegliere quali buggy utilizzare, possono elaborarle e decidere il set di poteri speciali da installare.
I veicoli possono essere dotati di poteri speciali come attacchi shock, bombe, torrette hovercraft aggiuntive, scudo, rigenerazione automatica, e così via. Gli attacchi consentono di diversificare le strategie durante i combattimenti veicolari, in maniera vagamente tattica.
id Software ha inserito anche una componente multiplayer divisa in due sezioni e basata sulla progressione e gli sblocchi. All'interno della sezione Road Rage ci sono quattro tipologie di gioco. C'è la carneficina, che corrisponde al classico deathmatch tutti contro tutti in cui si ottengono 10 punti per ogni annientamento di un veicolo avversario. Il rally a checkpoint, invece, prevede di ottenere il maggior numero possibile di checkpoint di fila per incrementare il moltiplicatore. Si ottengono punti anche distruggendo i veicoli degli altri giocatori. In serie di meteore si gioca sotto una tempesta di meteore, similmente a quanto avviene nel single player, e si deve raccogliere il maggior numero possibile di meteore e portarle in una zona di conquista. Più meteore si acquisiscono e più punti si ottengono. Si accumulano punti, ancora una volta, anche distruggendo gli altri giocatori. Infine, il rally a triadi prevede di conquistare 3 checkpoint di fila, che consente di ottenere 30 punti.
Le leggende della Zona Devastata invece costituiscono la componente cooperativa di Rage. Queste leggende sono legate alla storia della campagna e raccontano l'antefatto di alcuni eventi a cui si accenna durante l'avventura single player. Si gioca insieme a un altro giocatore e si devono raggiungere degli obiettivi progressivi, con la possibilità di usare tutti i gadget presenti nella componente single player.
Rage è un gioco senz'altro controverso, principalmente per il suo lunghissimo iter di sviluppo che lo rende scarsamente innovativo rispetto ad altri giochi simili usciti nel frattempo, ma è al contempo un titolo che riesce a catturare il feeling storico degli shooter id e a riproporlo in maniera potenziata. Per tutte le altre considerazioni vi rimandiamo alla recensione pubblicata su Gamemag.
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