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The Elder Scrolls V Skyrim: videoarticolo
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Un volto nuovo alla sua serie di gioco di ruolo e più spazio agli elementi di gioco moderni. Se si vuole riassumere molto il senso di Skyrim lo si potrebbe fare così. Elder Scrolls, arrivato al quinto capitolo, offre un gameplay maggiormente dinamico, migliore interazione con il mondo di gioco e un mondo di gioco estremamente ampio in cui il giocatore è libero di muoversi ma contemporaneamente guidato verso la sua destinazione.
È probabilmente questo l'elemento vincente di Skyrim: nonostante l'enormità del mondo di gioco il senso dell'avventura rimane sempre evidente al giocatore, che può decidere in ogni momento con cognizione di causa qual è la prossima mossa da fare. Il tutto all'interno di ambientazioni spettacolari, artistiche ed evocative.Il quinto capitolo di Elder Scrolls è ambientato duecento anni dopo gli eventi di Oblivion, nella fredda regione che dà nome al gioco, che si trova nella parte settendrionale di Tamriel, a est di Morrowind. Le dimensioni di questa sono più o meno le stesse di Cyrodill. Nel paese è scoppiata una guerra civile dopo l'assassinio del suo re. Allo stesso tempo il dio Alduin, che assume la forma di un drago enorme, nasce per distruggere il mondo. Il giocatore è l'ultimo vivente dei Sangue di Drago, e deve respingere Alduin per salvare Skyrim da una distruzione certa.
Nelle prime battute del gioco, si potrà scegliere se aiutare Impero o ribelli, con ripercussioni nei rapporti sulle fazioni rivali. Ci sono infatti diverse fazioni insediate in varie parti del mondo, e ognuna di esse ha una sede. La guerra civile provocata da queste fazioni produce degli effetti evidenti sul mondo di gioco, che va sempre più verso il disfacimento.
Il modo di interfacciarsi con l'avventura è diverso: la nuova tecnologia Creation Engine è, infatti, in grado di dare un tipo di esperienza di gioco inedito proprio negli elementi basilari come il semplice spostamento. Tutto è più fluido e veloce rispetto a Oblivion. I combattimenti sono assolutamente più dinamici anche perché accadono dei fatti imprevedibili in funzione dell'uso delle armi e dell'interazione con gli scenari. Inoltre, il nuovo sistema di animazioni consente ai personaggi non giocanti di svolgere altre mansioni mentre il giocatore è impegnato nell'esplorazione e non ci sono più fastidiosi cambi di inquadratura quando si inizia una discussione con un Npc. Insomma, da questo punto di vista c'è una ripulitura di proporzioni non indifferenti, che renderà l'esperienza di gioco di gran lunga più piacevole.
La prima cosa che bisogna fare in Skyrim è scegliere la razza di appartenenza fra le 10 disponibili. La scelta influisce sulle caratteristiche di base e le abilità passive. Per ogni razza sono state realizzate fattezze specifiche, animazioni indipendenti e caratteristiche dei volti peculiari.
Dopo i primi passi poi si trova la pietra del guardiano, che consente di configurare il proprio segno zodiacale. Si può scegliere tra le specializzazioni mago, guerriero o ladro, e ciò permette di avere delle agevolazioni sull'ottenimento di abilità relative a queste tre categorie, migliorando la crescita di queste abilità del 30%. Si può comunque scegliere in qualunque momento di cambiare il segno: le pietre del guardiano sono 13, sparse in tutta la mappa.
La gestione di armi ed equipaggiamento è sensibilmente differente rispetto alla tradizione e molto più immediata. Si scorre l'elenco delle armi a disposizione e in basso il sistema esplicita, con un numero in rosso o in verde, se l'arma selezionata è migliore o peggiore di quella impugnata. Le armi a singola mano possono essere associate alla mano destra o a quella sinistra, mentre quelle a due mani impediscono di usare qualcos'altro.
Il giocatore può quindi decidere di mettere un'arma nella mano destra e uno scudo in quella sinistra, oppure un'arma nella mano destra e una magia nella sinistra, oppure due magie diverse o, ancora, due magie uguali, rinnovando l'efficacia di quella spell. Le combinazioni sono tantissime e il giocatore ha grande libertà di specializzazione, di stile di gioco e di miglioramento dell'esperienza, in virtù del nuovo sistema di livellamento, che premia lo specializzarsi in un determinato tipo di attacco.
Bethesda ha rivisto anche l'anima ruolistica di Skyrim inserendo un sistema di gestione dei talenti ad albero. Per ogni livello di esperienza ottenuto si può decidere se migliorare in magicka, salute o vigore e si ottiene un punto da spendere nell'albero dei talenti. Alcuni di essi richiedono solamente un punto per essere sbloccati, altri più di un punto. Ogni talento conferisce al personaggio un'abilità nuova che varia in maniera sensibile il modo di approcciare i combattimenti e l'interazione con il mondo di gioco.
Ad esempio, si possono ottenere nuove magie, la capacità di creare più velocemente le magie stesse, la capacità di evocare una creatura, oppure vantaggi nella resistenza, nelle relazioni sociali nei dialoghi, nella modellazione di nuovi oggetti, e così via.
Tutte le abilità influenzano il leveling e più alta è un'abilità e più spinge verso il successivo livello di esperienza. Ad esempio, se si combatte con un'arma a due mani si migliora la relativa skill mentre altri punti si ottengono se c'è un altro miglioramento di skill, ad esempio legato all'utilizzo della stessa magia sulle due mani. La somma dei punti portati dal miglioramento delle varie skill si incanala nella barra del livello generale, portandolo a crescere. Il sistema è pensato per premiare il giocatore quando usa una determinata skill con costanza.
Bethesda ha poi introdotto un sistema di magie ancora più potenti di quelle tradizionali, ovvero i cosiddetti urli dei draghi. Dovahkiin è in grado di apprendere gli antichi urli dei draghi incisi su pareti magiche disseminate nel mondo di gioco. Dopo aver ucciso un drago, può anche impossessarsi della sua anima, il che gli consente di sprigionare l'urlo. Ogni urlo si compone di tre parole: solo se le apprende tutte, Sangue di Drago è in grado di usare l'urlo nel massimo del suo potere.
Il livello di personalizzazione dell'esperienza di gioco non dipende solo dalle armature, le armi e le abilità, le gilde, ma anche dalla modellazione degli oggetti e dagli allenamenti. Certi tipi di allenamento, ad esempio, rendono efficaci contro specifiche razze piuttosto che con altre. In fatto di modellazione di oggetti e armi, non manca la forgia, che ovviamente consente di creare oggetti in acciaio. La grindstone migliora le caratteristiche delle armi possedute, mentre il tavolo da lavoro migliora l'armor. In Skyrim c'è anche la sezione dell'incantamento, con la possibilità di disincantare gli oggetti e recuperare alcuni elementi. Nel laboratorio alchemico, invece, ci sono ricette suddivise a seconda degli effetti prodotti dalla pozione.
La prima esigenza che si è verificata con Skyrim è quella di avere un mondo di gioco più dettagliato e più accidentato. Per raggiungere questo obiettivo, Bethesda è tornata in fase di progettazione della tecnologia, decidendo di abbandonare la vecchia tecnologia GameBryo, su cui era basato Oblivion.
Il nuovo sistema, Creation Engine, consentirà di avere montagne, fitte foreste, ruscelli, cascate, coste ghiacciate e tundre innevate. L'obiettivo è di avere tutto questo contemporaneamente, offrendo al giocatore la possibilità di vedere diversi aspetti dello scenario insieme, su una distanza molto più ampia di quella consentita da Oblivion.
Creation Engine costituisce dunque un'espansione notevole rispetto al GameBryo utilizzato nei precedenti Elder Scrolls con maggiore varietà negli scenari, migliore gestione dei personaggi non giocanti, nuovi shader per le condizioni meteo, migliore intelligenza artificiale, combattimenti più dinamici e molto altro ancora.
Per l'analisi e la valutazione completa delle caratteristiche di gioco di Skyrim vi rimandiamo alla recensione pubblicata su Gamemag.
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