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Max Payne 3: videoarticolo

 

Max Payne 3: videoarticolo

Videoarticolo costruito con immagini catturate dalla versione PC di Max Payne 3.
Data pubblicazione: 29/06/2012 nella categoria: Videogiochi

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A distanza di 11 anni dall'uscita del primo capitolo torna Max Payne, con una storia decisamente diversa rispetto alla tradizione e con un protagonista principale altrettanto diverso. Il gioco è basato su una serie di tecnologie all'avanguardia come il motore grafico RAGE, già visto in Grand Theft Auto IV, ed euphoria per la gestione delle relazioni tra modello poligonale e scenari.

Max Payne 3 è ambientato otto anni dopo le vicende raccontate nel precedente capitolo della serie. Max è ormai un uomo distrutto, travolto dalle vicende della vita, che ha ottenuto successo solo nella vendetta che stava cercando che i due giochi precedenti ci hanno meravigliosamente raccontato. È sempre dipendente dagli antidolorifici e ha lasciato la polizia di New York. All'inizio del nuovo capitolo incontra un ex-collega, tale Raul Passos, che gli propone un nuovo lavoro di sicurezza personale a San Paolo. Raul gli racconta di trovarsi molto bene nella nuova realtà e sostiene che questo tipo di lavori sono ben retribuiti. Max non ha più niente da perdere, nessuno stimolo per continuare la sua vita a New York, e accetta passivamente.

Ovviamente torna il bullet time. La scena risulta rallentata e tutto intorno a Max si distrugge dinamicamente e realisticamente. Si vedono i proiettili, che sono renderizzati in tempo reale. Le sparatorie beneficiano della consistente base tecnologica offrendo precisione nella mira e dando la possibilità al giocatore di agire in maniera tattica, sfruttando anche gli scenari e le coperture.

La gestione delle vite è quella classica, rimanendo fedele a quella del gioco originale. Anche la sagoma di Max che evidenzia il numero di risorse vitali residue è rimasta immutata, con il rosso che si insinua man mano che si incassano colpi. La gestione delle armi è stata invece modificata, e adesso c'è una weapon wheel molto simile a quella vista in Red Dead Redemption. Max può impugnare un'arma per ciascuna mano, e quindi ricorrere alla classica doppia pistola, o impugnare armi più grandi che tengono impegnate entrambe le mani. In quest'ultimo caso si tratta di fucili d'assalto automatici o di shotgun.

Rockstar non ha voluto rinunciare alla visuale in terza persona storica di Max Payne, ma ha ritenuto altresì indispensabile avere la precisione nella mira che si ha in un gioco in terza persona, con grandi risultati soprattutto per il multiplayer. Avere Max sempre su schermo rafforza il legame tra il personaggio e il giocatore, che però può sempre comportarsi in maniera tattica, sfruttando le straordinarie abilità di Max Payne.

In Max Payne 3 il giocatore è veramente chiamato a schivare le pallottole e, per farlo, ha tutta una serie di strumenti a disposizione. Può sfruttare le staordinarie animazioni di Max Payne, l'interazione con gli scenari e le coperture, e quindi organizzare ogni attacco in maniera sempre differente.

La mira viene mantenuta costantemente, mentre il modello poligonale riposiziona la parte superiore del corpo e il busto verso il bersaglio mentre è ancora in movimento in qualsiasi direzione prevista. Il sistema di animazioni, poi, compensa il peso e il rinculo di ogni arma, cambiando l'equilibrio del personaggio che quindi può usare contemporaneamente anche due armi molto diverse tra di loro, come, ad esempio, un fucile e una pistola. Mentre è prono, inoltre, si può continuare a sparare e a rotolare a 360 gradi, mantenendo la stessa precisione dei combattimenti da alzato. Il segreto di Max Payne 3 quindi sono le nuove meccaniche di fuoco e le animazioni, che riescono a dare al giocatore la sensazione di grande reattività e precisione, pur mantenendo la prospettiva in terza persona.

Lo sviluppatore nordamericano ha realizzato set con migliaia di animazioni che rendono i movimenti di Max realistici e allestito un sistema di gestione della fisica procedurale. euphoria, poi, consente la simulazione ottimale del rapporto tra modelli poligonali e terreno: ogni passo, infatti, è appiccicato a terra e il personaggio non slitta in nessuna circostanza. Durante il gameplay, inoltre, si sente il peso del corpo di Max e la tensione dei muscoli delle sue gambe quando entra in modalità bullet time.

L'intelligenza artificiale varia in funzione del tipo di soldato che si sta affrontando, che può essere un militare elite o un membro delle gang. Ci sono animazioni per qualsiasi delle situazioni che possono verificarsi, come la ricerca di una copertura o l'incasso dei colpi. I nemici reagiscono al colpo subito a seconda della potenza dell'arma, dell'angolazione del colpo, della posizione e dell'ambiente che li circonda.

Max Payne 3 usa la tassellazione delle DirectX 11 per ottenere il migliore compromesso tra livello di dettaglio e uso della memoria, oltre che per ridurre le dimensioni dei contenuti che si trovano sui dischi per l'installazione. A differenza delle altre tecniche per il miglioramento del dettaglio, come normal mapping e parallax mapping, il dettaglio aggiunto tramite tassellazione è reale. Nuovi triangoli, infatti, vengono generati dinamicamente dalla GPU per ogni frame, e per questo si contiene lo spazio impiegato in termini di memoria e di materiale su disco.

Tutti i punti di forza del sistema di puntamento e di animazioni del gioco poi ritornano nella componente multiplayer, anch'essa incentrata sul bullet time, anche se si gioca con personaggi diversi da Max Payne. Quando si attiva il bullet time, i nemici saranno costretti a giocare all'interno di un flusso di immagini rallentato, mentre risulteranno le nostre azioni rallentate se il bullet time viene attivato da uno degli altri giocatori. Rockstar è comunque riuscita a trovare degli ottimi equilibri di gioco, e a rendere il bullet time utile e strategico anche in multiplayer.

Ci sono le classiche modalità Deathmatch e Team Deathmatch, e quelle speciali Guerriglia e Payne Killer. Lo sviluppatore vuole offrire lo stile cinematografico anche in multiplayer, ed è per questo che i giocatori assisteranno a nuove storie, sempre calate nello scenario principale, che accompagneranno le varie missioni in Guerriglia e in Payne Killer. In Guerriglia l'obiettivo cambierà continuamente, proprio in funzione della storia, e i giocatori dovranno sempre adattarsi. In Payne Killer, invece, il primo giocatore che uccide e il primo che viene ucciso diventano rispettivamente Max Payne e Raul Passos. Questi due giocatori dovranno collaborare per uccidere quanti più giocatori dell'altra squadra.

Il multiplayer di Max Payne 3 è poi costruito sulla personalizzazione dell'esperienza di gioco, sugli sblocchi, la progressione e le classi. Si possono personalizzare i modelli poligonali, ora in senso prettamente estetico ora con ripercussioni e facilitazioni nel gameplay. Rockstar ha affinato anche la tecnologia di netcoding, garantendo un multiplayer fluido su PC e con un matchmaking molto agile.

Max Payne 3 è in definitiva uno dei migliori sparatutto in terza persona se si guarda alla precisione del sistema di mira e alla reattività del personaggio, e tutto ciò risulta evidente soprattutto nel multiplayer. Ma c'è da essere meno soddisfatti sul piano della storia, anche perché l'ambientazione brasiliana poco si sposa con il personaggio Max Payne, e perché il posizionamento delle coperture non è sempre ottimale. Ma per il responso definitivo vi rimandiamo alla già pubblicata recensione su Gamemag.

 
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