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Xbox One: recensione

 

Xbox One: recensione

Recensione della nuova console Microsoft, nei negozi dalla giornata di oggi.
Data pubblicazione: 22/11/2013 nella categoria: Videogiochi
Tag: Recensione

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Xbox One ha finalmente raggiunto i negozi, dando il via ufficialmente alla next-gen videoludica. Microsoft intende andare ben oltre il semplice sistema videoludico, offrendo un "all-in-one" con cui vuole eccellere nel campo dell'interazione, della fruizione di contenuti multimediali e, ovviamente, anche dal punto di vista gaming. Quanto all'hardware, Xbox One è basata su un SoC dotato di CPU a 8 core con architettura Jaguar fornita da AMD e GPU Radeon GCN. Dispone, inoltre, di GB di RAM condivisa. Il disco rigido interno è da 500 GB.

Lo chassis è più grande rispetto a quello di Xbox 360 e anche rispetto alla rivale PlayStation 4. Abbiamo sulla destra il tasto di accensione e spegnimento, e sulla parte opposta l'unità slot-in Blu-ray e il relativo tasto di espulsione. Su uno dei due lati si trova il tasto di sincronizzazione del controller, che però non è l'unico modo per interfacciare la periferica a Xbox One visto che questa procedura si può espletare anche attraverso Kinect. Sotto c'è la prima delle quattro porte USB 3.0 e dietro le porte per l'alimentazione, HDMI 1.4 compatibile con il formato 4K, l'uscita ottica per cuffie o sintoamplificatori, ingresso HDMI per collegare un set-top-box per vedere i contenuti televisivi provenienti dal satellite, altre due porte USB 3.0, la porta proprietaria per Kinect, l'uscita a infrarosso per ponticellare con un altro set-top-box e la presa di rete. Chiaramente, la console supporta anche il wireless bgn.

Kinect, invece, è formato da una telecamera 1080p e da tre led all'infrarosso, che emettono tre raggi laser e calconano il tempo di rimbalzo in modo da tracciare gli oggetti che ci sono entro un raggio di quattro metri e mezzo da Kinect. Il sensore riesce a riconoscere fino a sei persone contemporaneamente ed è in grado di fare il log-in automatico tramite riconoscimento del volto della persona che si dispone davanti alla telecamera. Sotto l'unità abbiamo un array di quattro microfoni che tolgono i rumori di fondo per interpretare i comandi vocali. Dietro al Kinect c'è una ventola di raffreddamento, che serve per contenere le temperature interne. Kinect, infatti, è dotato di un chip indipendente per la prima volta progettato da Microsoft. Se con il Kinect precedente i calcoli erano interamente demandati al sistema principale e questo riduceva le prestazioni dei giochi, adesso, invece, abbiamo un chip apposito che si occupa di gestire tutte le operazioni legate a tracciamento e riconoscimento dei comandi vocali.

Entrati nella schermata di configurazione di Kinect, possiamo renderci conto di cosa vede la telecamera a 1080p. Il sistema riconosce l'utente principale e fa apparire un'icona con una mano sopra la sua sagoma. Nel momento in cui il controller passa nelle mani di un altro utente, ecco che quest'ultimo viene riconosciuto come utente principale. Premendo su Cos'altro vede Kinect possiamo guardare all'infrarosso e vedere la luce emessa dal controller. Se un utente alza la mano, invece, diventa l'utente principale e il sistema dà a lui il comando sul dispositivo. Se ci si avvicina al sensore, la propria sagoma diventa rossa, e poi nera, mentre allontanandosi ecco che la sagoma diventa gialla, e poi verde. Kinect, quindi, determina anche la prossimità dei giocatori rispetto alla telecamera.

Passiamo al controller, che ha richiesto a Microsoft un investimento da 100 milioni di dollari che ha portato a 40 aggiornamenti rispetto alla comunque riuscita precedente versione. Il gamepad è più leggero e sottile rispetto al predecessore, mentre i joystick presentano adesso una zigrinatura anti-scivolo e richiedono meno forza per essere spostati, precisamente il 20% in meno della forza che richiedvano i precedenti joystick. La dead zone, ovvero lo spostamento minimo necessario per muovere il personaggio a schermo, è diminuita, e questo rende i joystick ancora più sensibili, aiutando il giocatore negli spostamenti di precisione, come lo possono essere quelli di un cecchino che si accinge a prendere la mira. I tasti sono leggermente più sottili e vicini tra di loro, e quindi è più facile passare da un comando all'altro, mentre non c'è più lo spazio sotto per l'alloggiamento del battery pack, visto che le batterie sono direttamente incassate all'interno della periferica. Ci sono all'interno quattro motorini a vibrazione: due all'interno dei cornetti del controller e gli altri due all'interno dei grilletti, e questo costituisce una novità assoluta. In Forza, ad esempio, permettono di sentire l'ABS, i cordoli e le eventuali sconnessioni, direttamente nel grilletto. Il controller, poi, ha un sensore a infrarosso, che viene visto dal Kinect per sincronizzare facilmente il controller con la console nel momento in cui si schiaccia il pulsante di sincronizzazione sul gamepad.

L'interfaccia della dashboard di Xbox One ricorda PC e smartphone che hanno adottato il sistema a "tile" ormai tipico di Microsoft. È pensata per essere gradita sia dagli utenti occasionali che da quelli hardcore, i quali possono personalizzare i 25 spazi messi a loro disposizione, aggiungendo collegamenti a Internet Explorer, Xbox Music, alla TV e a tutte le altre funzioni messe a disposizione dalla console. La nuova dashboard permette di seguire gli amici e le loro attività videoludiche come si fa con Twitter, con la possibilità di avere a propria volta dei veri e propri follower. La console è anche in grado di memorizzare gli ultimi 5 minuti di gameplay, e consente agli utenti di personalizzare i video così creati tramite lo strumento interno Xbox Upload Studio.

Xbox One diventa disponibile da oggi a €499, Kinect incluso. È una soluzione molto interessante in termini di innovazione nell'interfacciamento, di fruizione di contenuti multimediali e, ovviamente, insieme a PS4, sarà l'hardware di riferimento per gli sviluppatori di videogiochi nei prossimi anni. Paga qualcosa in termini di capacità di elaborazione rispetto alla console Sony, ma offre un'esperienza d'uso e dei servizi digitali superiori in tanti aspetti. Per i dettagli vi rimandiamo alla recensione pubblicata su Gamemag.

 
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