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Damnation, l'action/adventure steampunk

 
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Abbiamo provato una versione non ultimata di Damnation, l'action/adventure ad ambientazione steampunk. Il produttore lo definisce anche come sparatutto verticale per via della complessità dei livelli di gioco e per la componente da platformer

Damnation dà il meglio di se nell'alternanza tra le fasi da platformer e quelle da sparatutto. Per certi versi ricorda un capitolo di Prince of Persia, soprattutto per le evoluzioni che riescono a compiere i protagonisti tra le varie piattaforme, e per altri un classico sparatutto, in cui si devono uccidere tantissime minacce in poco tempo. Chi è attirato da una miscela di questo tipo troverà sicuramente un'esperienza di gioco divertente con Damnation.


Categoria: Videogiochi
Data pubblicazione: 27/05/2009

Damnation è un gioco di azione sviluppato da Blue Omega Entertainment e destinato ai formati in alta definizione. Inizialmente doveva essere un mod per Unreal Tournament 2004 ma i premi ricevuti e la qualità raggiunta hanno convinto Codemasters a commercializzarlo come prodotto a sé stante. La principale caratteristica di Damnation riguarda l'ambientazione, che possiamo definire di tipo steampunk. È un genere di narrativa, ambientato solitamente nell'ottocento negli Stati Uniti, che si trova a metà strada tra il passato e il futuro, dove le armi sono una combinazione di macchinari a vapore (steam in inglese) e spietati strumenti di morte che si avvalgono della tecnologia più recente. La storia di Damnation riguarda un manipolo di eroi, conosciuti come Peacemakers, che si oppongono ai piani dittatoriali di una megacorporazione che intende sovvertire l'ordine politico degli Stati Uniti.

Damnation viene reclamizzato con l'etichetta di "sparatutto verticale". Ciò è dovuto al fatto che il gioco sviluppato da Blue Omega Entertainment mischia le caratteristiche di due generi di gioco, platformer e sparatutto. Nei vari livelli, infatti, si alternano sezioni in cui bisogna far fuori un certo numero di minacce nemiche a sezioni in cui bisogna trovare i punti esatti per compiere che consentono di raggiungere piattaforme particolarmente elevate.

Le sparatorie coinvolgono quasi sempre un numero alto di avversari. Il motore grafico di Damnation, costruito su Unreal Engine 3, riesce infatti a gestire diversi modelli poligonali, il che ha consentito a Blue Omega di inserire tanti nemici in ogni singolo scenario. Non c'è la possibilità di sfruttare delle coperture, per cui bisogna agire con velocità e precisione con le armi. Anche in queste sezioni, la visuale rimane sempre in terza persona. L'alter ego si controlla con la tastiera per gli spostamenti, mentre la mira, come da tradizione, è affidata al mouse.

La componente da platformer ha lo stesso meccanismo dei giochi con queste caratteristiche di ultima generazione. Tetti, catene, muri, casse e altri oggetti saranno indispensabili per raggiungere le piattaforme più alte. Ad esempio si può balzare su un muro, compiere un altro salto e ritrovarsi così sulla parete opposta. Ma si possono sfruttare le varie piattaforme in diversi modi e ci si può aggrappare su quasi tutte le strutture. I salti nel vuoto sono all'ordine del giorno, come lo stare in equilibrio su balaustre traballanti e maledettamente sopraelevate. Inoltre, c'è più di un modo di procedere: a volte una strada può risultare più agevole di un'altra a seconda del livello di dimestichezza del giocatore con i platformer. Al giocatore, quindi, la scelta di come procedere e il compito di individuare la strada più veloce per proseguire. Il brivido delle evoluzioni impossibili che dà questo tipo di giochi è ben riprodotto anche in Damnation: se si amano questi giochi non sarà questa la componente più noiosa.

Due personaggi seguono il giocatore che, come tutti i nemici presenti negli scenari di gioco, sono in grado di arrampicarsi nelle piattaforme e di seguire così, o di inseguire, a seconda dei casi, l'alter ego del giocatre. Si tratta di un elemento la cui riuscita è molto ambiziosa perché i vari livelli di gioco sono molto complessi e per l'intelligenza artificiale non è facile individuare la strada giusta e stare sempre alle spalle del giocatore. E infatti proprio l'intelligenza artificiale è il principale tallone d'Achille di questa produzione Blue Omega. Molto spesso nemici e amici non riescono a trovare la strada giusta e cominciano a compiere strane evoluzioni che possono condurli anche alla morte. Il gioco, inoltre, spesso catapulta i due compagni di viaggio nei pressi del giocatore, proprio perché non è riuscito a seguire il giocatore stesso senza barare.

In alcune fasi di Damnation si sale a bordo di veicoli, ancora una volta facenti perfettamente parte dell'ambientazione steampunk, con cui si corre attraverso i canyon. I ragazzi di Blue Omega si sono sbizzarriti nel riprodurre le motociclette più improbabili e, addirittura, capita di guidare un enorme moto a tre posti che è in grado di accogliere anche i due co-protagonisti gestiti dall'intelligenza artificiale. Il giocatore può scegliere se guidare o se sedersi in uno dei posti di dietro e concentrarsi nello sparare ai nemici che si incontrano durante questi tratti. Le sezioni di cui stiamo parlando si rivelano gradevoli per le caratteristiche estetiche dei mezzi, che corroborano ancora l'ambientazione steampunk, ma il modello di guida è irrealistico, il che rende la guida stessa a volte poco gratificante.

Il giocatore può impiegare anche la cosiddetta Spirit Vision. Quando preme il tasto per abilitarla lo schermo è pervaso da colori che riguardano tutte le tonalità del blu e i nemici vengono visualizzati in rosso. Questa modalità di visualizzazione consente al giocatore di individuare la posizione dei nemici e di agire in maniera accorta. I nemici possono essere visti anche se si trovano al di là di una parete, cosa molto utile se si considera la complessità degli scenari di Damnation in cui si sovrappongo continuamente piattaforme ed edifici.

I livelli di gioco presentano una complessità piuttosto elevata. Una volta giunti in un punto in cui saremo chiamati a compiere tutta una serie di evoluzioni per raggiungere la piattaforma giusta la telecamera si sposterà velocemente in giro per la mappa per rendere il giocatore consapevole di quello che deve affrontare. Il frame rate è sempre alto e l'esperienza di gioco è godibile, anche per l'adeguata riproduzione dell'ambientazione steampunk. Tutto questo, però, a scapito del dettaglio poligonale, che è piuttosto basso sia per ciò che concerne i modelli poligonali dei personaggi sia per quanto riguarda la struttura architettonica degli edifici. lue Omega ha fatto massiccio uso degli effetti in post-processing, primo tra tutti gli HDR. Le superfici sono molto luminose con differenti toni di illuminazione a secondo dei momenti. Gli sviluppatori hanno pensato anche di lasciare al giocatore la scelta del livello di illuminazione della scena, dando all'utente la possibilità di scegliere il livello di illuminazione tra quattro disponibili.

La sensazione con Damnation è che si poteva fare di più e che la realizzazione tecnica è generalmente approssimativa. A parte la grafica non da nuova generazione, occorre muovere critiche al comparto audio e all'intelligenza artificiale. Nel primo caso, infatti, abbiamo suoni ripetitivi, musiche non accattivanti ed effetti sonori poco adeguati, soprattutto per quanto riguarda lo sparo delle armi. Damnation dà, comunque, il meglio di se nell'alternanza tra le fasi da platformer e quelle da sparatutto. Chi è attirato da una miscela di questo tipo troverà sicuramente un'esperienza di gioco divertente con Damnation. Damnation è in commercio dalla fine di maggio nei formati PC, PlayStation 3 e XBox 360.

 
 

Commenti (1)

Commento # 1 di: wolverine pubblicato il 31 Maggio 2009, 23:50
Penso di essere quasi alla fine di sto gioco, preso da D2D, diverte anche se non brilla per qualità grafica (pare appunto un gioco di qualche anno fa tirato a lucido) e gameplay abbastanza monotono alla lunga.. originale l'esplorazione verticale, imho poteva essere un prodotto davvero interessante se usciva qualche anno fa.. diciamo però che 50€ non li vale, l'ho pagato 34€ che già mi sembrano tanti per un prodotto simile, 20€ era il suo prezzo.