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Operation Flashpoint Dragon Rising: videoarticolo
Videoarticolo autoprodotto con immagini tratte dalla versione PC di Operation Flashpoint Dragon Rising. Lo sparatutto di Codemasters è un gioco atipico con forti elementi di innovazione, visto che non si tratta di un tradizionale sparatutto in prima persona ma di un gioco che si svolge su ampi spazi aperti pesantemente incentrato sulla strategia e sull'immedesimazione.
Categoria: Videogiochi
Operation Flashpoint Dragon Rising è innanzitutto un gioco atipico con forti elementi di innovazione, visto che non si tratta di un tradizionale sparatutto in prima persona ma di un gioco che si svolge su ampi spazi aperti pesantemente incentrato sulla strategia e sull'immedesimazione. Operation Flashpoint è un brand iniziato dalla software house della Repubblica Ceca Bohemia Interactive, ma il nome del brand è di proprietà di Codemasters. In seguito alla separazione tra Bohemia e Codemasters, la prima ha prodotto indipendentemente la serie Armed Assault, mentre la seconda ha curato lo sviluppo di Dragon Rising.
Il sottotitolo del gioco si riferisce alla Cina, che viene definita dragone che risorge perché finalmente si libera dei timori reverenziali verso le potenze più forti e si oppone al loro volere. Il gioco è interamente ambientato sull'isola di Skira, che è modellata sull'isola realmente esistente di Kiska, situata tra Russia e Cina. L'isola fa parte del territorio russo, ma i cinesi la invadono per impossessarsi delle riserve di gas e petrolio. I russi chiedono aiuto all'alleato americano che manda subito le proprie truppe armate per liberare l'isola dai cinesi.
Il gioco con cui Dragon Rising entra in competizione è Armed Assault II. Rispetto a quest'ultimo Dragon Rising è molto più immediato e guidato, perché pensato per un fascia di utenza più ampia. Il rinnovato approccio comunque lo rende maggiormente godibile anche per i giocatori più esigenti. Su un enorme mappa di gioco, che richiede nove ore per essere percorsa interamente a piedi, bisogna raggiungere dei checkpoint per portare a compimento le missioni assegnate. Ci sono 11 missioni, di cui la prima è il tutorial, e ognuna di loro richiede circa un'ora per essere portata a compimento.
Come il predecessore e come i giochi della serie Armed Assault, Dragon Rising si basa soprattutto sull'immedesimazione. C'è un alto livello di tensione in ogni scontro a fuoco e localizzare la posizione dei nemici è fondamentale perché chi vede prima l'avversario ha un serio vantaggio nello scontro a fuoco. L'immedesimazione è garantita anche sul piano dell'audio, con la concitazione che viene trasmessa al giocatore dalle urla degli altri soldati e con il sibilo del vento nei momenti di apparente calma in cui si è a distanza dagli altri soldati. Inoltre, basta sfiorare i soldati nemici per metterli fuori gioco. Collaborare con gli altri soldati alleati e schierarsi opportunamente sul campo di battaglia sono operazioni fondamentali, così come sfruttare la mappa e i veicoli che sono presenti. La migliore realizzazione tecnica rispetto ad Armed Assault II rende Dragon Rising decisamente più godibile. Ottima la riproduzione della vegetazione, che consente di nascondersi alla vista dei nemici, così come è ottima la ricostruzione delle armi, che danno al giocatore un ottimo feedback e sono nervose e instabili come è giusto che sia in un gioco con queste caratteristiche.
Il giocatore ha la possibilità di impartire dei comandi ai membri del suo team d'attacco e lo fa attraverso un menu sensibile al contesto. Questo sistema di gestione è un po' ostico all'inizio, ma con il proseguire nella campagna si rivela adeguato. Il giocatore può ordinare ai membri della sua squadra di procedere in una determinata posizione, di difendere una zona, di attaccare una pattuglia nemica o un edificio presidiato dal nemico, di schierarsi in una determinata formazione. L'intelligenza artificiale non è una delle componenti meglio riuscite di Operation Flashpoint Dragon Rising. I membri del team non sempre rispondono con solerzia agli ordini e i nemici hanno difficoltà a trovare le posizioni giuste soprattutto quando attaccano una posizione. Sono invece abbastanza credibili quando difendono. Gli alleati del giocatore, invece, si comportano bene quando devono trovare dei ripari per proteggersi dal fuoco nemico, usando in questi casi sacchi di sabbia, arbusti, edifici, veicoli.
In un gioco come Operation Flashpoint Dragon Rising è fondamentale la calibrazione del livello di difficoltà. Al livello normale si hanno tanti aiuti che sono impensabili nei giochi della serie Armed Assault. Il giocatore ha delle notifiche quando colpisce l'avversario e sa in qualsiasi momento qual è la posizione da raggiungere e dove si trovano i nemici avvistati da lui o dagli altri membri del team. Se si imposta il livello di difficoltà estremo, invece, non si ha più alcuna notifica e non c'è l'interfaccia di gioco, nemmeno il mirino. Il giocatore è da solo con le proprie armi, il che aumenta sensibilmente il livello di immedesimazione. Giocare in queste condizioni è veramente molto difficile e richiede tanto allenamento.
Una descrizione a parte va fatta per la gestione delle energie vitali. Ci sono due sistemi di gestione. Innanzitutto, se il giocatore viene colpito in maniera non letale in una parte del corpo potrà proseguire ma non potrà più fare affidamento in maniera completa a quella parte del corpo. Se viene colpito alle gambe, ad esempio, non potrà più correre. In più, se viene ferito deve medicarsi immediatamente perché rischia di perdere molto sangue, il che comporta una perdita dei sensi e a lungo andare la morte.
Codemasters ha curato in maniera scrupolosa anche la componente multiplayer. Ci sono tre modalità: annientamento, infiltrazione e cooperativa. In annientamento le due squadre sul campo di battaglia devono contendersi un passaggio cruciale o un edificio. In una delle mappe, ad esempio, occorre conquistare un ponte, e quindi si tratta di impossessarsi di un passaggio stretto difficilmente percorribile. Le due squadre, quindi, sono portate ad attaccarsi dalla distanza sparando dai lati opposti del ponte. In infiltrazione una delle due squadre deve difendere un edificio o un veicolo che trasporta delle armi, mentre l'altra deve attaccarlo. In multiplayer vengono confermate le caratteristiche della campagna single player, ovvero le ampie mappe, lo stesso senso di immedesimazione e la possibilità di impiegare veicoli. Quanto ai veicoli, in Dragon Rising ci sono jeep, camion, carri armati, mezzi anfibi, elicotteri e aerei. La modalità multiplayer più divertente è quella cooperativa. Si gioca sulle stesse mappe della campagna single player e i soldati che normalmente sono gestiti dall'intelligenza artificiale vengono affidati ad altri giocatori, fino a un massimo di 4 giocatori per mappa. Bisogna collaborare e proteggersi a vicenda, e comunicare diventa fondamentale. In Operation Flashpoint Dragon Rising non c'è la possibilità di creare server dedicati e non si può entrare in partita una volta che è iniziata. Questo rende il matchmaking abbastanza lento.
Operation Flashpoint Dragon Rising è basato sulla piattaforma tecnologica Ego. Codemasters ha investito tante risorse su questo motore grafico ma fino ad oggi lo ha usato solo in giochi di guida. C'era quindi molta curiosità su come si sarebbe comportato in un prodotto con caratteristiche così diverse. Dragon Rising offre un impatto grafico di primissimo livello. Bisogna considerare gli ampi spazi che il motore gestisce, il che impedisce di avere un livello di dettaglio particolarmente elevato. Tuttavia, sono riprodotti con precisione tutti gli elementi della mappa, che non è mai regolare ma si caratterizza ora per una collinetta, ora per un avvallamento, ora per un insieme di edifici, ora per un bosco. I giocatori possono sfruttare liberamente tutti questi elementi. La grafica impressiona per la gestione delle fonti di luce, per la gestione dell'erba filo per filo, per le esplosioni e per il fumo. Il motore grafico è piuttosto agile, il gioco gira fluidamente anche su PC non di ultimissima generazione. Bisogna evidenziare la presenza di qualche bug: l'esperienza di gioco è fluida e godibile, ma, per esempio, abbiamo avuto serie difficoltà a lanciare il software su diversi PC della redazione. La fisica è calcolata su molti oggetti e diversi edifici si rompono, ma non c'è una gestione centimetro per centimetro come in altri giochi. Il motore fisico è Havok.
La versione PC di Dragon Rising comprende un editor di missioni, che invece sarà rilasciato tramite DLC su console. L'editor renderizza gli oggetti inseriti sulle mappe in tempo reale e gestisce le illuminazioni in base al momento della giornata in cui si svolge la missione. Consente di gestire anche degli effetti grafici, delle condizioni meteo dinamiche e degli script.
Operation Flashpoint Dragon Rising è un gioco sicuramente convincente, consigliato a tutti coloro che aspettano un'esperienza di guerra diversa da quella offerta dai classici sparatutto in prima persona. Risulta godibile per l'elevato livello di immedesimazione trasmesso al giocatore, reso possibile dalle enormi dimensioni delle mappe e dalla complessità delle missioni che si compongono di diversi obiettivi intermedi. E' ottimo anche il motore grafico e il multiplayer garantisce diverse ore di gioco. I difetti riguardano, invece, l'intelligenza artificiale, la scarsa longevità della campagna single player e qualche bug. Dragon Rising è già disponibile nei formati PC, PlayStation 3 e XBox 360.
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