Risen: videoarticolo

Risen è il nuovo gioco di ruolo di Piranha Bytes, la software house che si è occupata della serie Gothic fino al terzo capitolo. Ambientato in un'isola vulcanica del Mediterraneo in epoca medievale, Risen si caratterizza per una trama che nell'arco di quattro capitoli si svilupperà in base alle azioni e alle decisioni dei giocatori. Il nuovo gioco di Piranha Bytes è un rpg classico che abbandona le velleità di Gothic 3 per concentrarsi su una struttura di gioco più rigida e guidata. E' dunque più simile ai primi due capitoli di Gothic. I giocatori della vecchia serie di Piranha Bytes non rimarranno assolutamente spiazzati dalla nuova struttura di gioco.

La struttura di gioco di Risen prevede sezioni da combattimento con il classico incremento dei punti abilità e dei punti esperienza e una consistente parte dedicata alla risoluzione di enigmi. Il gioco si svolge interamente sull'isola Faranga. Ogni anfratto dell'isola è stato curato attentamente e la grafica è sempre dettagliata, molto godibile e dà la sensazione di grande realismo. Non manca un certo tasso di brutalità, visto che colpire gli avversari comporta quasi sempre il fuoriuscire copioso del sangue. Per completare la campagna principale occorrono circa 50 ore, ma la longevità è corroborata ulteriormente dalle missioni facoltative. Piranha Bytes non ha pensato ad alcun supporto multiplayer.

L'eroe senza nome approda su Faranga in seguito a un naufragio. Impossibilitato a lasciare l'isola, si trova coinvolto all'interno dei giochi di potere delle due fazioni che comandano su Faranga. C'è il potere istituzionale dell'Inquisizione e quello clandestino dei ribelli. Nella prima parte del gioco bisogna scegliere da che parte stare. Parlando con gli abitanti di Faranga si apprendono i pro e i contro di ciascuna fazione e a seconda del proprio comportamento e delle missioni portate a termine si sceglie dinamicamente da che parte stare. Da questa decisione dipenderà quale sarà la propria base: se si sceglie la strada dell'Inquisizione si abiterà nel monastero, se si sceglie la strada dei banditi si abiterà nel loro accampamento.

Nella prima parte del gioco ci si trova nella Città del Porto. Qui si svolgono una serie di lavoretti e si acquisiscono le prime abilità. La componente di risoluzione di enigmi è molto ampia, tanto da occupare circa la metà del tempo delle partite a Risen. Bisogna portare a compimento complesse indagini, come scoprire l'assassino o recuperare la refurtiva rubata da un ladro. Andare in giro per le città è quindi fondamentale per interrogare i sospetti e risolvere le indagini. La città è ben ricostruita, è composta da diversi locali e ogni cittadino ha la propria casa. I cittadini vivono di vita propria e svolgono le loro mansioni anche quando non sono a contatto diretto con il giocatore. Le azioni del giocatore agiscono dinamicamente su di loro.

Due sono le location principali di Risen: il monastero, o fortezza vulcanica, e l'accampamento dei banditi. In questi luoghi si passa la maggior parte del tempo di gioco, e ben presto il giocatore è portato a conoscere i personaggi che le abitano e sentirà come familiari gli edifici che le compongono. Le due fazioni sono guidate da due personaggi molto temuti: l'Inquisitore Mendoza e Don Esteban.

Il sistema di combattimento presenta alti e bassi. Visivamente i combattimenti sono godibili e abbastanza realistici, ma non sono divertenti da giocare. Bisogna premere convulsamente sul tasto sinistro per sferrare i colpi mentre con il destro si para. Inoltre, è fondamentale schivare i colpi degli avversari, oltre che usare la magia nei momenti opportuni. E' un sistema di combattimento molto veloce e con tanta azione, anche se ovviamente l'efficacia dei colpi dipende sempre dalle abilità acquisite e dal livello di esperienza.

L'inventario non presenta novità di rilievo rispetto ai giochi di ruolo classici. Come vedete è possibile scorrere con immediatezza gli oggetti posseduti e nella sezione riservata al personaggio si può verificare l'armatura indossata e il livello di ciascuna delle abilità.

La magia è molto importante nella seconda parte di Risen. Ovviamente la possibilità di lanciare incantesimi dipende dal livello di mana residuo. Il mana, così come le energie vitali, può essere ripristinato con le immancabili fiale. Ci sono diversi tipi di magia, dai proiettili agli incendi, dalle trasformazioni in altre creature alle magie che bloccano gli avversari. E' possibile collocare le magie nel menu rapido posto nella parte in basso della schermata, in modo da poterle richiamare velocemente quando servono. Sono buoni, ma non eccezionali, gli effetti grafici scaturiti dal lancio delle magie.

Per migliorare le abilità e per accedere a quelle nuove occorre rivolgersi ai maestri, che solitamente sono disponibili a insegnare ciò che richiede il giocatore. In alcuni casi, però, richiedono il superamento di prove. E' ad esempio fondamentale saper leggere le rune per accedere alle magie e alle armature più potenti. Ogni volta che si porterà a compimento un capitolo sarà possibile indossare un'armatura più potente delle precedenti, oltre ovviamente ad accedere a nuove quest e a nuove location.

In Risen non mancano le componenti classiche relative alle pergamente e al forgiare nuove armi e nuovi utensili. Nel primo caso occorre recarsi a uno scrittoio e avere la conoscenza necessaria per creare la nuova pergamena. Questa può essere usata come una magia, ma solamente per una volta. Per creare armi e utensili occorrono strumenti da fabbro o i tavoli da alchimista per creare le pozioni. Inoltre, servono gli ingredienti adatti.

Un mini-gioco abbastanza divertente è quello legato allo scassinare le serrature. Alcune porte e alcuni scrigni hanno rigidi lucchetti che vanno rotti con gli appositi arnesi da scasso, con l'abilità giusta e un minimo di materia grigia. Ogni lucchetto ha una combinazione che spetta al giocatore individuare e aggirare.

Il sistema di dialoghi è decisamente statico, non offrendo quella profondità che si riscontra in altri giochi, come ad esempio quelli di BioWare. Il giocatore non può far altro che scegliere la risposta giusta tra quelle che gli vengono presentate e aspettare la reazione del personaggio non giocante. Sul sistema di dialoghi poggia una parte consistente del gioco di Piranha Bytes visto che molto spesso i dialoghi sono l'unica strada per accedere a conoscenze necessarie per migliorare l'abilità del personaggio o per portare a compimento le indagini.

Graficamente Risen è su medi livelli. E' ottimo l'alternarsi del giorno e della notte, così come lo era in Gothic 3 dal quale Risen mutua interamente la tecnologia. I paesaggi sono molto belli da vedere e decisamente dettagliati. L'isola, inoltre, è ben ricostruita sia nelle parti esterne alle città sia in quelle dentro le città. Deludono invece i modelli poligonali dei personaggi, assolutamente spigolosi e poco credibili, con animazioni inoltre legnose e irrealistiche. Danno il peggio di sé soprattutto i personaggi femminili.

In definitiva Risen è un buon gioco di ruolo che sicuramente va consigliato a chi ha amato i primi due giochi della serie Gothic. D'altronde, ha dei difetti che non vanno trascurati come il sistema di combattimento ripetitivo, un sistema di dialoghi noioso e poco appagante, una componente legata alle indagini spesso troppo lunga e frustrante e le poche innovazioni. Rimane comunque un gioco di spessore che propone delle ambientazioni che si lasciano vivere e che danno quel livello di spessore alla componente esplorativa che è fondamentale in un gioco di ruolo con queste caratteristiche. Risen è attualmente in commercio, per effetto della distribuzione di Koch Media, nei formati PC e XBox 360.