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Infernal: angeli e demoni
Categoria: Videogiochi
Fin dal suo primo annuncio Infernal è stato presentato come un prodotto fortemente incentrato sul motore fisico impiegato. L'ormai celeberrimo AGEIA PhysX è alla base dei calcoli legati alla fisica nel titolo sviluppato da Metropolis Software. Ma dare una certa importanza ad Infernal solo per questo aspetto sarebbe un errore. Come vedremo nel corso dell'articolo, di fatto, ci troviamo al cospetto di una piacevole sorpresa, considerata l'immediatezza del gameplay e il divertimento che il nuovo gioco di Metropolis sa offrire soprattutto al giocatore occasionale, per finire con un ottimo comparto tecnico, e non solamente per il motore fisico.
Prodotto da Playlogic e Eidos Interactive e distribuito in Italia da Leader, Infernal è uno sparatutto in terza persona con deboli elementi da gioco di ruolo. Dicendo così rischiamo di fuorviare il lettore, perché in realtà in Infernal si spara per il 90% del tempo: il pulsante del grilletto è sempre premuto e l'assordante esplodere dei colpi invade continuamente l'orecchio del giocatore. Si configura, pertanto, come uno di quei titoli sola azione e niente cervello che latitano nel catalogo giochi PC.
Metropolis Software è team polacco che finora ha ricevuto la sua fetta di popolarità soprattutto grazie alla serie Gorky, culminata con Aurora Watching. Il primo episodio, Gorky, fu pubblicato nel 1999 e assumeva i connotati dello strategico a turni. Il giocatore doveva gestire una squadra della NATO all'interno di uno scenario horror. L'eroe principale, il soldato quarantenne Cole Sullivan, farà da filo conduttore con gli altri episodi: Gorky Zero: Beyond Honor e, appunto, Aurora Watching. Cambia il genere, visto che il primo dei due giochi appena menzionati è uno sparatutto tattico con elementi stealth, mentre il secondo è un action/adventure ad ambientazione fantascientifica.
Metropolis ha poi curato lo sviluppo di Archangel, action/RPG ambientato in tre epoche storiche differenti e che combinava horror e fantascienza. Completa la lista l'avventura punta e clicca The Prince & The Coward, in cui l'anima di un giovane ragazzo veniva messa nel corpo di un principe da un diabolico demone.
Insomma, si tratta di progetti interessanti e con un filo di originalità, ma che non hanno niente da che spartire, sul piano puramente qualitativo e tecnologico, con l'ultimo progetto di Metropolis. Il nuovo gioco del team polacco ha ambizioni sicuramente più elevate dei fratelli minori, cosa che il giocatore avverte dopo pochi secondi di gioco. Ci troviamo dinnanzi ad un mix di azione, frenesia e immediatezza da una parte, ma dall'altra è inevitabile notare una ripetitività di fondo: quale dei due aspetti prevale?
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