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Powermat: ricarica wireless alla prova
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Abbiamo provato per alcuni giorni Powermat, la base di ricarica senza fili, che permette di ricaricare il proprio iPhone, il proprio BlackBerry o la console di gioco portatile semplicemente appoggiandoli sulla base. La tecnologia dell'induzione sui cellulari è il primo passo: presto arriveranno anche laptop e tavoli con base di ricarica integrata.
Categoria: Hardware
Il principio dell'induzione è noto da parecchio tempo ed è già sfruttato per la ricarica senza fili di apparecchi elettronici dell'elettronica di consumo. Una tecnologia collaudata che ora Powermat prova a portare anche nel mondo dei cellulari, delle console portatile, dei dispositivi mobile in genere.
Utilizzando infatti una base di ricarica e un apposito ricevitore è possibile ricaricare il proprio cellulare senza dover connettere fastidiosi fili, ma semplicemente appoggiando il terminale sulla base, in uno degli spazi contrassegnati. L'idea di Powermat è quella di arrivare a casa o in ufficio e con una operazione abituale, come appoggiare i propri effetti personali su un piano, mettere in carica il cellulare, in modo da non rimanere mai a secco a causa di una semplice dimenticanza.
Abbiamo provato Powermat con l'apposito ricevitore per iPhone 3G e per BlackBerry 8900 Curve, ma la gamma di ricevitori è ampia. Questo sono da acquistare a parte, mentre nella confezione della base di ricarica è incluso PowerCube, un ricevitore dotato di connettore miniUSB e adattatori per diversi tipi di dispositivi in grado di traformare PowerMat in un caricatore universale, anche se in questo caso un filo di mezzo c'è.
Nel caso delle cover dedicate l'imgombro rispetto a quelle normali è evidente, ma non così fastidioso: nel caso del BlackBerry Curve 8900, ad esempio, è possibile continuare ad usare la custodia originale in pelle, anche se con qualche sforzo in più nell'inserimento e nell'estrazione del terminale.
Nel caso di iPhone 3G abbiamo messo a confronto la cover Powermat, che si collega al connettore posto alla base del terminale, con una custodia in silicone Belkin e con iCarbon (http://www.icarbon.it), la soluzione di protezione dell'iPhone in fibra di carbonio, prodotto tutto italiano, che si presenta come una delle cover più sottili per il telefonino della Mela morsicata. Come si può vedere dalle immagini la differenza di ingombro risiede soprattutto nello spessore, ma considerando anche tutta la serie di cover in plastica che il mercato propone per la protezione dell'iPhone, la cover Powermat si pone appena sopra la media dell'ingombro.
Nell'uso quotidiano Powermat risulta decisamente comodo, permettendo di dimenticarsi dello stato di carica della propria batteria, che grazie alla ricarica praticamente continua, è praticamente sempre caratterizzata dal massimo delle tacche. Lo stato di ricarica è evidenziato anche da un led di colore bianco posto sotto ogni postazione, che informa del fatto che la ricarica sia attiva o meno.
Powermat permette inoltre di ottimizzare la ricarica continua di più dispositivi, occupando solo una presa per 3 terminali in ricarica senza fili, più un quarto da collegare alla presa USB sul retro. Come sottolineato dal distributore italiano nell'intervista ceh abbiamo realizzato il giorno del lancio italiano del dispositivo, Powermat utilizza un alimentatore ad alta efficienza che unito all'ottima efficienza del trasferimento di energia per induzione, pone Powermat alla pari o anche in una posizione migliore dei caricatori tradizionali, anche considerando il fatto che per tre terminali in ricarica viene dissipata energia da un solo alimentatore.
Tramite la tecnologia RFID si instaura una comunicazione tra la base e il dispositivo, per garantire i corretti valori di tensione e amperaggio per la ricarica e per l'interruzione del processo a ricarica completata.
Proposto a 89 euro (99 per la base ripiegabile da viaggio) Powermat è un prodotto ancora per early adopter e per i maniac delle novità tecnologie, anche considerando che alla base devono essere accoppiate le cover, proposte a un prezzo da 35 a 40 euro. La tecnologia è comunque interessante e lo diventerà ancora di più quando potrà essere integrata nei terminali e soprattutto nei piani di appoggio. BlackBerry sta facendo alcuni passi in questa direzione e già l'integrazione di contatti ad hoc ai lati della linguetta di rilascio della cover ha permesso di ridurre al minimo l'impatto sulle dimensioni del ricevitore Powermat, la cui installazione è in questo caso facile come la semplice rimozione dello sportello che copre il vano batteria.
Powermat è al lavoro anche per portare l'induzione nel mondo dei portatili: questo passo sarebbe forse ancora più interessante. Staremo comunque a vedere se la risposta del mercato sarà positiva nei prossimi mesi e darà la giusta linfa per continuare nello sviluppo della ricarica senza fili.
Utilizzando infatti una base di ricarica e un apposito ricevitore è possibile ricaricare il proprio cellulare senza dover connettere fastidiosi fili, ma semplicemente appoggiando il terminale sulla base, in uno degli spazi contrassegnati. L'idea di Powermat è quella di arrivare a casa o in ufficio e con una operazione abituale, come appoggiare i propri effetti personali su un piano, mettere in carica il cellulare, in modo da non rimanere mai a secco a causa di una semplice dimenticanza.
Abbiamo provato Powermat con l'apposito ricevitore per iPhone 3G e per BlackBerry 8900 Curve, ma la gamma di ricevitori è ampia. Questo sono da acquistare a parte, mentre nella confezione della base di ricarica è incluso PowerCube, un ricevitore dotato di connettore miniUSB e adattatori per diversi tipi di dispositivi in grado di traformare PowerMat in un caricatore universale, anche se in questo caso un filo di mezzo c'è.
Nel caso delle cover dedicate l'imgombro rispetto a quelle normali è evidente, ma non così fastidioso: nel caso del BlackBerry Curve 8900, ad esempio, è possibile continuare ad usare la custodia originale in pelle, anche se con qualche sforzo in più nell'inserimento e nell'estrazione del terminale.
Nel caso di iPhone 3G abbiamo messo a confronto la cover Powermat, che si collega al connettore posto alla base del terminale, con una custodia in silicone Belkin e con iCarbon (http://www.icarbon.it), la soluzione di protezione dell'iPhone in fibra di carbonio, prodotto tutto italiano, che si presenta come una delle cover più sottili per il telefonino della Mela morsicata. Come si può vedere dalle immagini la differenza di ingombro risiede soprattutto nello spessore, ma considerando anche tutta la serie di cover in plastica che il mercato propone per la protezione dell'iPhone, la cover Powermat si pone appena sopra la media dell'ingombro.
Nell'uso quotidiano Powermat risulta decisamente comodo, permettendo di dimenticarsi dello stato di carica della propria batteria, che grazie alla ricarica praticamente continua, è praticamente sempre caratterizzata dal massimo delle tacche. Lo stato di ricarica è evidenziato anche da un led di colore bianco posto sotto ogni postazione, che informa del fatto che la ricarica sia attiva o meno.
Powermat permette inoltre di ottimizzare la ricarica continua di più dispositivi, occupando solo una presa per 3 terminali in ricarica senza fili, più un quarto da collegare alla presa USB sul retro. Come sottolineato dal distributore italiano nell'intervista ceh abbiamo realizzato il giorno del lancio italiano del dispositivo, Powermat utilizza un alimentatore ad alta efficienza che unito all'ottima efficienza del trasferimento di energia per induzione, pone Powermat alla pari o anche in una posizione migliore dei caricatori tradizionali, anche considerando il fatto che per tre terminali in ricarica viene dissipata energia da un solo alimentatore.
Tramite la tecnologia RFID si instaura una comunicazione tra la base e il dispositivo, per garantire i corretti valori di tensione e amperaggio per la ricarica e per l'interruzione del processo a ricarica completata.
Proposto a 89 euro (99 per la base ripiegabile da viaggio) Powermat è un prodotto ancora per early adopter e per i maniac delle novità tecnologie, anche considerando che alla base devono essere accoppiate le cover, proposte a un prezzo da 35 a 40 euro. La tecnologia è comunque interessante e lo diventerà ancora di più quando potrà essere integrata nei terminali e soprattutto nei piani di appoggio. BlackBerry sta facendo alcuni passi in questa direzione e già l'integrazione di contatti ad hoc ai lati della linguetta di rilascio della cover ha permesso di ridurre al minimo l'impatto sulle dimensioni del ricevitore Powermat, la cui installazione è in questo caso facile come la semplice rimozione dello sportello che copre il vano batteria.
Powermat è al lavoro anche per portare l'induzione nel mondo dei portatili: questo passo sarebbe forse ancora più interessante. Staremo comunque a vedere se la risposta del mercato sarà positiva nei prossimi mesi e darà la giusta linfa per continuare nello sviluppo della ricarica senza fili.
Commenti (8)
Ale!
Ale!
Assurdo è dire poco pratico! Gira e rigira un filo c'è sempre! L'unico vantaggio è la possibilità di caricare più dispositivi contemporaneamente! Tolto ciò per come la vedo io è poco probabile (io che ho 2 cell per esempio) che tutti e 2 i miei dispositivi si scarichino simultaneamente e necessitino di carica urgente, con una sola presa telefonica in tutta la casa libera e abbia l'assurda necessità di usarli contemporaneamente! Non so se ho reso l'idea! E non ho parlato del prezzo e degli adattatori delle cover!!!
Ciò non toglie che il dispositivo sia un gran bell'esercizio di tecnologia.
peccato che il io HTC HD si ricarchi tramite porta USB che uso anche per tenere sincronizzati appuntamenti, scadenze e contatti di Facebook/Outlook.
quindi quoto SingWolf :P
comodo solo per cellulari e al limite lettori mp3
Certo... ma 3mm in più sul cell non ce li voglio...
Ale!
Ale!
Forse non ci siamo capiti... la penso esattamente come te!
Si si!!! il "certo" era riferito a te, il resto a powermat...
Ale!