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Ricoh rivoluziona la fotografia: ottica e sensore intercambiabili

 
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Con la sua nuova GXR, che richiama i fasti della reflex XR del produttore nipponico, Ricoh vuole superare i limiti delle macchine fotografiche digitali, offrendo un corpo macchina compatto su cui si innestano moduli composti da ottica più sensore, ognuno ottimizzato per un tipo di fotografia.


Categoria: Fotografia digitale
Data pubblicazione: 10/11/2009
Ricoh prova a rivoluzionare la fotografia digitale tornando al concetto di ottica ed elemento sensibile intercambiabili. Se una volta il fotografo poteva scegliere pellicola e ottiche più adatte per ogni tipo di fotografia, l'avvento del digitale ha ridotto un grado di libertà.

Ora Ricoh punta a riproporre la possibilità di cambiare non solo le ottiche, ma anche l'elemento sensibile. la nuova Ricoh GXR si presenta infatti come un corpo su cui possono essere innestati veri e propri moduli completi sigillati formati da ottica più sensore. È possibile optare per il modulo con focale equivalente 24-72mm con sensore e dimensioni da compatta, oppure per il modulo con sensore APS-C (lo stesso della Nikon D90) e ottica 35mm f2.5, per avere un normale per foto di qualità.

La scelta del modulo permette di scegliere ottiche e sensori che lavori al meglio in certe situazioni: massima compattezza ed escursione focale tipiche delle compatte o qualità di una reflex, oppure caratteristiche da vera sportiva. Nei programmi di Ricoh ci sono tutta una serie di moduli, tra cui un modulo telezoom 28-300mm con sensore CMOS ad alta velocità, dalle caratteristiche sportive.

La scelta dei moduli completi previene inoltre l'infiltrazione di polvere sul sensore, essendo completamente sigillati. Le prime foto che abbiamo visto ci hanno piacevolmente impressionato, con un bokeh degno di nota per il modulo aps-c/35mm. Il modulo "compatto" 24-72, inoltre è comaptibile con tutti gli accessori Ricoh, come ad esempio il teleconveter, che lo trasforma in un 19mm.

Il corpo macchina integra inoltre un flash a scomparsa, uno slot SDHC, la slitta e il connettore per un mirino esterno Live-View LCD da 921.000 punti.

Soprattutto all'inizio quella di Ricoh è una proposta di nicchia, visti anche i costi: corpo e modulo compatto 4-72mm saranno proposti a 849 euro, mentre corpo e modulo APS-C/35mm arriveranno a sfiorare i 1200 euro. Siamo in attesa dei primi campioni per un test approfondito.
 
 

Commenti (9)

Commento # 1 di: Atomix pubblicato il 10 Novembre 2009, 21:56
ma tra cinque anni quando i sensori attuali saranno preistoria che si fa, oltre al sensore obsoleto si butta via anche l'ottica ?
Commento # 2 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 11 Novembre 2009, 00:35
Originariamente inviato da: Atomix
ma tra cinque anni quando i sensori attuali saranno preistoria che si fa, oltre al sensore obsoleto si butta via anche l'ottica ?


Perchè, con le compatte che fai?

Comunque non ha granchè senso finchè non propongono anche ottiche intercambiabili...
Commento # 3 di: plokko pubblicato il 11 Novembre 2009, 10:07
secondo me non ha senso neanche con le ottiche intercambiabili visto che l'utente medio(che usa la compatta) non capisce la differenza fra obiettivi e un utente professionale generalmente non usa una compatta e poi se il sensore diventa obsoleto lo puo diventare anche il body.

Magari potrebbe diventare una scelta buona se creassero diversi "body" con caratteristiche e performance diverse oltre che a ottiche spefiche ad esempio qualche modulo per la fotografia a infrarosso e magari un body che la trasformi in un camcoder.
Ricordiamoci che le ottiche appositamente studiate per i sensori sono generalmente migliori(se si prefiggono la qualita e non l'economicita/compattezza come primo obiettivo ovviamente)di quelli intercambiabili e magari un utente alle prime armi puo usare un modulo ottico economico per poi sfociare su un ottica intercambiabile,sarebbe bello anche se ci fossero vari moduli con ottica intercambiabile ognuno compatibile con una marca diversa(sony,canon,nikon...)
Commento # 4 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 11 Novembre 2009, 14:39
Originariamente inviato da: plokko
secondo me non ha senso neanche con le ottiche intercambiabili visto che l'utente medio(che usa la compatta) non capisce la differenza fra obiettivi e un utente professionale generalmente non usa una compatta e poi se il sensore diventa obsoleto lo puo diventare anche il body.


Per carita` non sfociamo in questi qualunquismi...

Per il resto hai centrato perfettamente le potenzialita` di questo sistema: soprattutto con ottiche particolari (ultragrandangolari, decentrabili...etc...) progettare l'intero modulo puo` essere un vantaggio qualitativo non indifferente (e il costo non ne risentirebbe poi tanto dato il prezzo di tali ottiche)...etc... l'upgradabilita` estrema del sistema... La possibilita` di scegliere il mount che si preferisce...etc... renderebbe il sistema molto piu` simile al mercato informatico, con relativi vantaggi.

Ovviamente lo scoglio piu` grande rimane l'applicabilita` dell'economia di scala per un mercato ormai dominato da reflex ultraeconomiche e compatte performanti.
Commento # 5 di: Atomix pubblicato il 11 Novembre 2009, 15:24
Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
Perchè, con le compatte che fai?



si, ma di compatte ne prendi una alla volta (presumo), non si può pensare di farsi un parco ottiche (notato i prezzi ?) con tale sistema

Ma quante pensano di venderne ?
Commento # 6 di: Raghnar-The coWolf- pubblicato il 11 Novembre 2009, 16:15
Originariamente inviato da: Atomix
si, ma di compatte ne prendi una alla volta (presumo), non si può pensare di farsi un parco ottiche (notato i prezzi ?) con tale sistema


Non ti fai un parco ottiche, ti fai un "parco" ottica-sensore, e dipende solo dalla qualita` raggiunta dal sistema se il prezzo e` giustificato.
Commento # 7 di: Atomix pubblicato il 11 Novembre 2009, 16:42
Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
Non ti fai un parco ottiche, ti fai un "parco" ottica-sensore,


e io che ho detto ? "un parco ottiche con tale sistema"

comunque bisognerà valutalrla sul campo, l'approccio è innovativo, ma i dubbi (a me) rimangono sulla sua longevità
Commento # 8 di: Bisont pubblicato il 13 Novembre 2009, 10:57
Originariamente inviato da: Atomix
e io che ho detto ? "un parco ottiche con tale sistema"

comunque bisognerà valutalrla sul campo, l'approccio è innovativo, ma i dubbi (a me) rimangono sulla sua longevità


La richoh va le cose fighe e poi sta zitta. Ecco una anteprima dal giappone.

http://forums.dpreview.com/forums/r...essage=33660875

Questa macchina è un qualcosa che non esiste sul mercato. E' un vero e proprio LEGO fotografico. La base costa tanto perchè introduce una quantità di software notevole.

Abbiamo foto/video camera subacquea wireless, camera con filo, il tutto con controlli da remoto. Harddisk per riversare il contenuto delle schede di memoria, Proiettore per vedere le foto appena scattate, persino stampanti!

Il bello di questa implementazione è la presenza di un processore sulla base e di uno sulla parte a innesto, così se il sensore sarà più importante, anche il processore di decodifica sarà più potente, e così via..... è praticamente possibile realizzare qualsiasi cosa abbia bisogno di un monitor e controlli. Anche uno scanner piano.

E' molto molto interessante, con un corpo e gli accessori, ti porti dietro le funzioni di 3-4-5 dispositivi con un solo caricabatterie, un solo monitor, un solo modo di operare, un solo tipo di batterie.

Immagino sia fattibile anche un modulo micro 4/3, tanto per dirne una.

Non sarà la GXR la regina del mercato, ma è stata aperta un filone tecnico di notevole ingegno e longevità. Se poi aprono il protocollo e le specifiche, si avranno accessori di ogni forma e colore!
Commento # 9 di: Kimera O.C. pubblicato il 16 Novembre 2009, 16:43
Mentre parliamo di globalizzazione e di come unire le forze per competere con tutti ci troviamo d'avanti aziende che lanciano prodotti che legano in modo stretto il cliente a loro ....

Ma che fine ha fatto il progetto della reflex "open source" con lenti intercambiabili??