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StarCraft II: videoarticolo
Videoarticolo di StarCraft II con immagini tratte dalla versione beta del nuovo Rts di Blizzard. Mostra le unità, le mappe, le abilità speciali e le nuove caratteristiche di gioco.
Categoria: Videogiochi
Nella scorsa settimana è stato lanciato il beta test multiplayer di StarCraft II, l'atteso strategico in tempo reale di Blizzard che è il seguito dello storico primo episodio rilasciato nel 1998. StarCraft II si basa fortemente sul suo predecessore, perché ne riprende fedelmente le tempistiche di gioco, le caratteristiche delle unità, il modo di spostarsi degli eserciti sul campo di battaglia. Perlomeno per quanto riguarda il multiplayer, è un gioco destinato principalmente a coloro che hanno esperienza con gli strategici e in particolar modo con il suo predecessore.
Innanzitutto Blizzard ha rinnovato l'interfaccia di gioco, che adesso si adatta alle nuove caratteristiche di matchmaking e di ranking. All'inizio ci sono delle partite di piazzamento: a seconda del rendimento del giocatore, il sistema lo colloca in una delle league presenti. Migliorando il proprio rendimento si può accedere a una league con giocatori più esperti. Il giocatore può consultare anche una serie di statistiche e personalizzare l'avatar con il quale sarà rappresentato in game.
Le meccaniche di gioco dipendono fortemente dalla fazione con cui si gioca. I Terrans sono potenti e lenti, i Protoss fanno affidamento sui poteri psionici e sulla tecnologia robotica e gli Zerg sull'estrema velocità negli spostamenti e sul consistente numero di unità a loro disposizione. Le tre razze, inoltre, sono ben rappresentate dalle rispettive unità di riferimento: i terrans hanno i marine, efficaci negli attacchi dalla distanza ma deboli nel corpo a corpo, per i Protoss abbiamo gli Zealot, che sono inefficienti dalla distanza ma quando attaccano da vicino sono letteralmente in grado di fare a pezzi gli avversari, e gli Zerg sono rappresentati dagli zergling, forsennatamente veloci negli spostamenti.
Queste tre unità di base sono praticamente entrate nella storia degli strategici. Ma ovviamente non sono le uniche. StarCraft II propone un numero molto alto di unità all'interno di un roster composto in prevalenza da unità già presenti nel predecessore, ma che contemporaneamente accoglie delle novità importanti. I giocatori esperti devono presto imparare le caratteristiche delle nuove unità e individuare i nuovi equilibri di gioco. Ogni unità è forte contro specifiche unità avversarie ma debole contro le altre. Diventa fondamentale schierarla nel modo giusto e contro il nemico giusto e sono importantissimi anche gli spostamenti: mai avvicinarsi troppo al nemico con unità scarse nel corpo a corpo.
Tra le nuove unità troviamo le potenti navi volanti Battlecruiser dei terrans o la coloratissima Mothership dei Protoss, che dispone di diverse abilità speciali. Gli Zerg avranno l'enorme creatura Brutalisk, ma sarà presente solamente nella campagna single player. Molte unità risultano rinnovate dal punto di vista delle abilità, ad esempio gli Zealot potranno muoversi più velocemente se si completa la relativa ricerca. Le hydralisk degli Zerg, inoltre, hanno nuove caratteristiche che ne migliorano la resa contro le unità aeree.
In StarCraft è fondamentale anche la composizione delle mappe. Molti punti sono, infatti, irragiungibili per le unità che non sono in grado di scavalcare gli ostacoli o di volare. Si tratta di elementi che si possono sfruttare per le proprie strategie e che accrescono ancora una volta il potenziale strategico di StarCraft II. Tra le novità alle mappe troviamo la presenza di oggetti distruttibili e di zone che si possono usare per occultare le proprie unità alla vista dell'avversario. In alcune mappe, infatti, sono presenti delle rocce ammassate che bloccano determinati passaggi e i giocatori possono decidere di distruggere le rocce per aprirsi un varco. Questo consente, ad esempio, di aggirare il nemico e di coglierlo di sorpresa o di sbloccare un'area della mappa che può fornire risorse e la possibilità di costruire una nuova base. Le zone per proteggere le unità sono circoscritte da elementi come fumi industriali o alberi. Basta collocarvi dentro le unità che si intende proteggere per nasconderle alla vista del nemico. Se questi accede, però, a quella zona di mappa allora vedrà le unità nemiche e potrà quindi attaccarle.
Fondamentali sono le tempistiche. StarCraft II, come il predecessore, è un gioco di strategia che non concede sconti, e dove ogni elemento diventa fondamentale: dalla gestione delle risorse e della base allo sfruttamento totale della mappa, dalla giusta configurazione delle unità al loro potenziamento, dalle tempistiche esatte nella generazione delle code di produzione al monitoraggio dei movimenti del nemico. Il gioco è così profondo che non viene perdonato alcun momento di riflessione supplementare e, ad esempio, anche impostare nella maniera sbagliata la coda di produzione, privilegiando strutture o unità che al momento non sono indispensabili, può favorire nettamente gli avversari. Ogni unità è fondamentale, e quindi perderla può rivelarsi ampiamente controproducente sull'andamento della partita.
Capitolo prestazioni. La beta che stiamo giocando in questi giorni è assolutamente stabile e fluida sul PC che usiamo per i test dei videogiochi. E' dotato di processore quad core AMD Phenom 9750 e di scheda video di precedente generazione, ATi Radeon HD 4850, con 4 GB di memoria di sistema. Nelle partite più avanzate, tuttavia, qualche rallentamento è possibile quando su schermo ci sono diverse decine di unità. Inoltre, dopo diverse ore di gioco il client comincia a saturare l'intera memoria di sistema e questo costringe al riavvio.
Come annunciato in passato StarCraft II, per quanto riguarda la campagna single player, è in realtà una trilogia. Nel gioco che sarà in commercio nel mese di giugno, infatti, sarà presente la sola campagna single player dei Terrans, mentre le campagne Protoss e Zerg verranno rese disponibili in un secondo momento sotto forma di espansioni. Il multiplayer, invece, sarà subito disponibile sin dall'inizio, ovvero con l'episodio Wings of Liberty che verrà commercializzato a giugno. Bisogna considerare, inoltre, che alcune unità saranno esclusivamente presenti solo nella campagna single player.
StarCraft II è un gioco pensato principalmente per i giocatori esperti che hanno giocato con il predecessore. I novizi avranno delle enormi difficoltà all'inizio, proprio perché la community di StarCraft è molto ampia ed esperta, nonostante il gioco originale sia stato rilasciato più di dieci anni fa. Proprio per questo motivo, StarCraft II è un gioco per certi versi pericolosamente assuefacente.
Cosa devono aspettarsi gli appassionati di Rts da StarCRaft II? principalmente che si tratta di un prodotto fortemente basato sul predecessore, con il quale Blizzard vuole innanzitutto creare una continuità. Per il resto StarCraft II migliora il precedente capitolo da ogni punto di vista, dalla grafica alla gestione delle unità, per la presenza di nuove abilità e per la capacità di avere sul campo di battaglia un numero di unità sensibilmente superiore al passato. A parte le novità sul fronte della varietà e della grafica, riscontriamo l'introduzione della fisica, mappe di gioco più dinamiche e miglioramenti sostanziali all'intelligenza artificiale. Nella versione beta che abbiamo provato è presente una piccola sezione che consente di affrontare l'intelligenza artificiale, disponibile solamente al livello di difficoltà very easy. Per il resto, Blizzard rimane assolutamente ancorata al vecchio StarCraft, con la tradizionale fase di gestione della base e le differenze sostanziali tra gli eserciti delle tre razze. I fan del multiplayer di StarCraft, che Blizzard annovea soprattutto in Corea e in Estremo Oriente, non rimarranno assolutamente spiazzati dalle novità.
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