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Panasonic Lumix G2 e G10: le nostre prime impressioni
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trascrizione
Panasonic ha organizzato un press briefing di presentazione delle sue nuove Lumix G2 e G10: ecco le nostre prime impressioni dopo un pomeriggio di scatti con le piccole Micro Quattro Terzi del produttore nipponico. Touchscreen, pellicole simulate, molte ghiere di regolazione e funzione Intelligent Auto sono i punti di forza della Lumix G2
Categoria: Fotografia digitale
Ieri abbiamo avuto modo di passare una parte del pomeriggio con la nuova Panasonic G2, che assieme alla sorellina G10 rinnova la gamma Micro Quattro Terzi del produttore nipponico, per una breve preview. Una premessa: foto e filmati utilizzati per la realizzazione di questo video sono stati ripresi interamente con la Panasonic G2. Ecco le nostre prime impressioni:
La nuova ibrida di casa Panasonic (ha le ottiche intercambiabili, ma non lo specchio e quindi non il mirino ottico) è più grossa di quanto ci aspettassimo vedendone le foto ufficiali sul web. Più grossa di una GF1 ha un'ingombro paragonabile a quello delle reflex primo prezzo, con il vantaggio però di adottare ottiche molto più leggere e compatte, come il nuovo 14-42mm, e di avere un display orientabile dotato di touchscreen. La Panasonic G10, priva di questo elemento, è leggermente meno spessa e più leggera.
Una delle caratteristiche che colpisce appena la si impugna è il numero di pulsati e ghiere degno di fotocamere professionali: ogni regolazione importante ha una scorciatoia e modo di scatto, modalità autofocus, tipo di lettura esposimetrica sono tutti regolabili con ghiere fisiche. Questa scelta ci ha pienamente convinto.
Tutto ciò che non è regolabile tramite pulsati diretti lo è attraverso il Quick Menu (che evidenzia le voci direttamente in sovraimpressione sul display) oppure attraverso il touchscreen, che permette la modifica diretta delle stesse.
Il touchscreen resistivo è molto sensibile e abbastanza preciso e rappresenta una marcia in più nella revisione deglia scatti: per ingrandire basta un rapido doppio-click, mentre la navigazione all'interno della galleria fotografica e degli scatti stessi è molto più naturale, soprattutto quando ci si trova a forti ingrandimenti sulle foto, frangente nel quale spostarsi con il joypad tipico delle macchine fotografiche è operazione non sempre agevole.
Il touchscreen può essere utilizzato anche per lo scatto delle foto, selezionando direttamente sul display con la massima libertà il punto di fuoco desiderato. Selezionando ad esempio particolare dell'inquadratura con il dito, la macchina lo metterà a fuoco e scatterà la foto. Questo sistema è fin troppo sensibile e ci è capitato di eseguire scatti a vuoto nel cambiare impugantura o ruotare l'orientazione del display.
Il sensore Live MOS da 12,1 megapixel è assistito egregiamente dal processore Venus Engine HD II, che permette la registrazione di foto e filmati con preview diretta dei profili colore e degli effetti pellicola a display (sia su schermo che su mirino elettronico) e, nel caso della G2, offre registrazione HD anche in formato AVCHD.
Il display ha una risoluzione di 460k punti su entrambe le fotocamere, mentre il mirino elettronico offre 1,4 milioni di punti sulla G2 e solo 202.000 sulla G10, con una differenza molto evidente nell'uso.
Il prezzo della G2 non è stato ancora deciso in modo definitivo, ma dovrebbe aggirarsi sui 700 euro. Le piccole ma significative mancanze della G10 suggeriscono un prezzo inferiore di almeno un centinaio di euro, ma anche in questo caso non ci sono particolari.
Nei prossimi giorni vi proporremo un articolo con le nostre impressioni a mente fredda della breve preview, dopo l'analisi accurata delle centinaia di scatti eseguiti ieri, di cui vi proporremo una ampia galleria fotografica.
La nuova ibrida di casa Panasonic (ha le ottiche intercambiabili, ma non lo specchio e quindi non il mirino ottico) è più grossa di quanto ci aspettassimo vedendone le foto ufficiali sul web. Più grossa di una GF1 ha un'ingombro paragonabile a quello delle reflex primo prezzo, con il vantaggio però di adottare ottiche molto più leggere e compatte, come il nuovo 14-42mm, e di avere un display orientabile dotato di touchscreen. La Panasonic G10, priva di questo elemento, è leggermente meno spessa e più leggera.
Una delle caratteristiche che colpisce appena la si impugna è il numero di pulsati e ghiere degno di fotocamere professionali: ogni regolazione importante ha una scorciatoia e modo di scatto, modalità autofocus, tipo di lettura esposimetrica sono tutti regolabili con ghiere fisiche. Questa scelta ci ha pienamente convinto.
Tutto ciò che non è regolabile tramite pulsati diretti lo è attraverso il Quick Menu (che evidenzia le voci direttamente in sovraimpressione sul display) oppure attraverso il touchscreen, che permette la modifica diretta delle stesse.
Il touchscreen resistivo è molto sensibile e abbastanza preciso e rappresenta una marcia in più nella revisione deglia scatti: per ingrandire basta un rapido doppio-click, mentre la navigazione all'interno della galleria fotografica e degli scatti stessi è molto più naturale, soprattutto quando ci si trova a forti ingrandimenti sulle foto, frangente nel quale spostarsi con il joypad tipico delle macchine fotografiche è operazione non sempre agevole.
Il touchscreen può essere utilizzato anche per lo scatto delle foto, selezionando direttamente sul display con la massima libertà il punto di fuoco desiderato. Selezionando ad esempio particolare dell'inquadratura con il dito, la macchina lo metterà a fuoco e scatterà la foto. Questo sistema è fin troppo sensibile e ci è capitato di eseguire scatti a vuoto nel cambiare impugantura o ruotare l'orientazione del display.
Il sensore Live MOS da 12,1 megapixel è assistito egregiamente dal processore Venus Engine HD II, che permette la registrazione di foto e filmati con preview diretta dei profili colore e degli effetti pellicola a display (sia su schermo che su mirino elettronico) e, nel caso della G2, offre registrazione HD anche in formato AVCHD.
Il display ha una risoluzione di 460k punti su entrambe le fotocamere, mentre il mirino elettronico offre 1,4 milioni di punti sulla G2 e solo 202.000 sulla G10, con una differenza molto evidente nell'uso.
Il prezzo della G2 non è stato ancora deciso in modo definitivo, ma dovrebbe aggirarsi sui 700 euro. Le piccole ma significative mancanze della G10 suggeriscono un prezzo inferiore di almeno un centinaio di euro, ma anche in questo caso non ci sono particolari.
Nei prossimi giorni vi proporremo un articolo con le nostre impressioni a mente fredda della breve preview, dopo l'analisi accurata delle centinaia di scatti eseguiti ieri, di cui vi proporremo una ampia galleria fotografica.
Commenti (2)
Dai, Colombo, per favore.