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Supreme Commander 2: videoarticolo
Videoarticolo sul più recente strategico in tempo reale di Gas Powered Games, destinato ai formati PC e XBox 360. Il video mostra le caratteristiche principali del gameplay, le mappe e le unità.
Supreme Commander 2 è prodotto da Square Enix.
Categoria: Videogiochi
Sono due le principali caratteristiche del gameplay di Supreme Commander 2. Principalmente si contraddistingue per la schermata di gioco: la mappa è di grandi dimensioni e il giocatore può decidere a quale livello di dettaglio giocare. Si possono impartire i comandi dall'alto, e in questo caso le unità sono stilizzate e vengono rappresentate con piccole icone. Oppure si può zoomare fino a vedere le unità nei piccoli dettagli. L'altra caratteristica di rilievo riguarda la ricerca, visto che avere l'esercito tecnologicamente più avanzato sul campo di battaglia conferisce notevoli vantaggi. Con la ricerca si possono, ad esempio, creare unità efficaci sia contro le unità aeree che contro quelle terrestri, mentre magari inizialmente sono inefficienti in certi ambiti.
I due Supreme Commander sono diretti dallo storico game designer Chris Taylor. È l'ideatore di uno dei principali strategici di tutti i tempi, Total Annihilation del 97, ma anche dei giochi di ruolo Dungeon Siege e Space Siege. Attualmente sta lavorando sul gioco di ruolo Dungeon Siege III e sullo strategico Kings and Castles.
La campagna single player di Supreme Commander 2 si compone di 18 missioni, 6 per ciascuna delle tre fazioni coinvolte nel conflitto. Nella campagna con le forze UEF si assume il controllo di Dominic Maddox, un comandante che difende la sua famiglia, che appartiene alla razza degli Illuminati, mal vista dal comando centrale. Nella campagna con gli Illuminati, invece, si impersona Thalia Kael e in quella con i Cybran Ivan Brackman.
Come dicevamo, in Supreme Commander 2 è fondamentale gestire opportunamente la mappa di gioco. I focolai di battaglia possono verificarsi in parti diverse della mappa e occorre seguire tutto contemporaneamente. Puntando il mouse in una specifica parte della mappa e agendo sulla rotellina si eseguirà lo zoom in quella determinata sezione della mappa. Questa funzione consente di spostarsi con grande rapidità ed efficacia. D'altronde, chi è abituato all'impostazione classica può comunque ricorrere alla mini-mappa.
Supreme Commander 2, come il suo predecessore, favorisce la produzione di un numero sostenuto di unità. Queste ultime, infatti, hanno un costo basso rispetto agli edifici, il che porta il giocatore a costruirne in numero elevato. Ci sono unità di terra, unità aeree e unità navali, e bisogna conoscere le caratteristiche di ciascun tipo di unità per individuare bene come usarle sul campo di battaglia. È poi fondamentale il supporto del comandante: questi può costruire gli edifici e ripararli, ma può anche supportare le unità negli attacchi. La perdita del comandante comporta il fallimento della missione. Il comandante è una delle unità più grandi, ma non la più grande in assoluto. Tra queste ultime ci sono unità di ogni tipo, con precise abilità, sostenuta potenza di fuoco e una barra di risorse vitali molto ampia.
In Supreme Commander 2 ci sono due tipi di risorsa da accumulare per la costruzione dell'esercito: la massa e l'energia. Per raccogliere massa occorre creare dei depositi di massa in specifici punti contrassegnati sulla mappa. Per produrre energia, invece, basta costruire una centrale di energia in un punto qualsiasi della mappa.
Come dicevamo, un altro aspetto importante riguarda la ricerca. Il sistema di upgrade delle unità è dinamico, nel senso che non occorrerà di volta in volta ricostruire le unità, ma sarà possibile migliorare quelle già a disposizione. Gli upgrade riguardano cinque campi: terrestre, aereo, comando, navale, strutture. Andare avanti negli alberi di ricerca comporta lo sblocco di nuove abilità e di nuovi tipi di unità, che possono rivelarsi fondamentali negli scontri prolungati. Alla fine degli alberi di ricerca ci sono le unità sperimentali, sempre di grosse dimensioni e dotate di una consistente forza di fuoco. Una tattica proficua è quella di schierare in attacco queste unità e di proteggerle contemporaneamente con unità aeree o di supporto. Basta selezionare queste ultime e schiacciare con il tasto destro del mouse sull'unità sperimentale per ottenere la protezione.
La conformazione delle mappe di Supreme Commander 2 è molto particolare, perché offrono vari livelli su cui operare e perché spesso presentano degli angusti corridoi da attraversare che si possono proteggere facilmente con le postazioni fisse. Complessivamente, le mappe sono più piccole di quelle del predecessore: scelta che è stata presa per rendere il gioco meno complesso e più frenetico rispetto al passato.
Graficamente Supreme Commander 2 appare superiore al predecessore. La tecnologia impiegata è un'evoluzione di quella alla base di Demigod, l'ultimo strategico dello sviluppatore Gas Powered Games, e questo si nota anche dal gameplay. D'altra parte, il dettaglio poligonale è scadente e le texture troppo piccole in rapporto alla grandezza delle mappe su cui sono applicate. In senso opposto, tuttavia, bisogna fare un plauso allo sviluppatore per l'ottimizzazione raggiunta, visto che il frame rate di Supreme Commander 2 difficilmente scende sotto la soglia critica.
Complessivamente Supreme Commander 2 è un buono strategico, con un livello di sfida sostenuto e sufficientemente complesso. Ci sono dei motivi di criticità, tuttavia: la storia della campagna single player è spesso banale e poco coinvolgente. Il motore grafico, inoltre, è datato, soprattutto sul piano poligonale. Supreme Commander 2, inoltre, è meno complesso rispetto al predecessore, e principalmente questa scelta viene evidenziata dalla minore dimensione delle mappe rispetto al primo capitolo. La semplificazione dipende anche dalla versione XBox 360, che ha un sistema di controllo diverso pensato per il gamepad. Quest'ultima versione verrà rilasciata nei prossimi giorni, mentre quella per PC è già disponibile.
Commenti (11)
Idealmente SC andava giocato con uno o due amici, ma non in 1vs1vs1, bensì in tre a gestire lo stesso esercito: un player l'aviazione, un player le forze di mare e un player le forze di terra e la raccolta delle risorse. Mi ricordo le poche battaglie giocate (il tempo per i videogiochi è ormai assente), in cui ci si trovava assediati da più fronti e spesso ci si rendeva conto di aver perso un'intera base a danno avvenuto, da tanto che si era intenti ad attaccare il nemico
beh, per par condicio visto come inglesi/americani pronunciano le parole in italiano va benea nche così
Consiglio a tutti i videorecensori di consultare l'ottimo servizio di sintesi vocale offerto gratuitamente dall'AT&T (link) ogni qualvolta dovessero avere il minimo dubbio sulla pronuncia corretta di un termine.
concordo con te
Consiglio a tutti i videorecensori di consultare l'ottimo servizio di sintesi vocale offerto gratuitamente dall'AT&T (link) ogni qualvolta dovessero avere il minimo dubbio sulla pronuncia corretta di un termine.
no è la stessa cosa perchè se si sforzassero riuscirebbero anche loro...
Io non è che voglia fare l'avvocato del diavolo, ma semplicemente spronare l'autore del video a migliorare per le prossime volte. Che c'è di male?
Ad esempio, Dragon Age si dovrebbe pronunciare "jrag'n eij", ma anche un più semplice ed italianizzato "dragon eij" andrebbe più che bene nel contesto di un discorso fatto in italiano (viceversa, se in un discorso fatto in inglese pronunciassi solo "Dragon Age" all'italiana, un'audience inglese si farebbe un bel po' di risatine). Tuttavia, se io dicessi, che ne so, "dregon agg", avrei storpiato in maniera eccessiva la pronuncia originaria, causando l'ilarità sia di un pubblico italiano che di quello anglofono.
Detto questo, c'è anche da rilevare come la pronuncia errata di alcuni termini stranieri sia entrata talmente nell'uso comune che praticamente ora sono considerate corrette. Il citato "gigabyte" andrebbe letto "ghigabait" in inglese, ma anche in greco, essendo che "giga" in greco mi pare si legga proprio "ghiga" (correggetemi se sbaglio).
In italiano, però, il termine "giga", nonostante la derivazione greca, lo pronunciamo come lo leggiamo, ovvero, con la prima g morbida, da cui la nostra tendenza naturale ad "italianizzare" le parole straniere che contengono tale prefisso (che ci porta a pronunciare "gigabait". In questo caso non sono contrario.