Prosegui con la registrazione (Maggiori informazioni...)
Lost Planet 2: videoarticolo
Videoarticolo con le caratteristiche del gameplay di Lost Planet 2, il primo gioco con piattaforma tecnologica MT Framework 2.0. Il videoarticolo è stato realizzato sulla versione beta per XBox 360.
Uscirà l'11 maggio su XBox 360 e PlayStation 3, con una settimana di anticipo rispetto a quanto comunicato in precedenza. La versione PC arriverà, invece, in autunno con il supporto alle DirectX 11. Per le altre informazioni sul multiplayer competitivo e sulla tecnologia vi rimandiamo all'articolo che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi su Hardware Upgrade.
Categoria: Videogiochi
Seguito dell'action in terza persona uscito nel 2006 e che ha venduto oltre 2 milioni di copie, Lost Planet 2 si concentra soprattutto sul gioco in cooperazione e introduce una nuova tecnologia sviluppata internamente, MT Framework 2.0. L'altra grande novità riguarda gli scenari, perché si passa dall'insistito scenario artico del primo capitolo a un'ampia varietà. L'energia termale che regola il funzionamento del mondo di Lost Planet 2 ha infatti variato i suoi equilibri e questo ha portato a un riassestamento degli equilibri climatici. La storia è seguita con sequenze visivamente spettacolari e inquadrature mozzafiato, spesso volutamente esagerate secondo lo stile giapponese. La campagna si compone di sei episodi, ognuno dei quali propone ambientazioni e personaggi differenti, e richiede circa 10 ore per essere completata.
Gli avvenimenti raccontati da Lost Planet 2 seguono di dieci anni quanto successo nel gioco originale. Il giocatore guida una squadra d'assalto impegnata a combattere gli Akrid, gli alieni che si sono espansi e adesso sono molto più temibili rispetto al primo Lost Planet. Gli Akrid costituscono l'anima del gioco, perché per la maggior parte del tempo si spara contro queste creature. Ci sono diverse specie di Akrid, e ognuna è caratterizzata da specifiche forme e da precisi punti di forza e di debolezza. Su ciascuna di esse una parte del corpo è di colore giallo, e questa è l'unica parte vulnerabile: bisognerà, quindi, colpirla con insistenza e con un numero di colpi impressionante per mettere fuori combattimento gli Akrid. In alcuni casi, occorrono diversi minuti per sconfiggerli.
Attivare le stazioni di dati comporta diversi aiuti per la missione che si sta affrontando. Innanzitutto si attiva la mini-mappa e si ottengono informazioni supplementari sugli obiettivi. Inoltre, le stazioni di dati consentono di guadagnare punti: alla fine della partita, infatti, il gioco dà una valutazione sull'operato del giocatore proprio in base alla quantità di punti ottenuta. I giocatori sono dotati anche di un armonizzatore, che in qualsiasi momento della partita ripristina le energie vitali.
Tutte le missioni di Lost Planet 2 si possono affrontare in co-op in quattro giocatori. È comunque possibile giocare in single player, affidando gli altri tre personaggi all'intelligenza artificiale. Si affronta un'area dopo l'altra e una volta completato l'obiettivo in corso bisogna aspettare qualche secondo perché il sistema sincronizzi la situazione di tutti i giocatori. Tra un'area e l'altra, poi, c'è la solita sequenza di intermezzo realizzata in tempo reale dal motore grafico, e che propone uno stile cinematografico con inquadrature e avvenimenti spettacolari.
Nelle varie aree può capitare di dover difendere tutte le stazioni di dati oppure di dover uccidere tutti gli alieni o i soldati nemici o, ancora, di far fuori uno dei boss. Questi sono di enormi dimensioni, fra i più grandi di tutto il panorama videludico, e si muovono con animazioni realistiche e fluide. Bisogna affrontarli in modi sempre diversi e, a causa dell'elevata quantità di risorse vitali di cui dispongono, occorrono diversi minuti per sconfiggerli, oltre che il concentrare su di essi il fuoco di tutti i membri della squadra d'assalto.
È molto consistente lo spazio riservato alla personalizzazione. Il tutto è basato sul criterio della progressione, come capita in diversi giochi di ultima generazione. Sconfiggere i nemici e portare a compimento le missioni, infatti, consente di accumulare punti esperienza, spendibili per personalizzare il modello del proprio personaggio. I punti vanno spesi in una sorta di slot machine che di volta in volta sblocca casualmente un nuovo componente da applicare sul modello. Ci sono circa 30 modelli di base, tra i quali si trovano dei modelli decisamente bizzarri. Mostri di ogni tipo, figure affusolate o compatte, ma anche robot, Lego e personaggi famosi del mondo dei videogiochi. Una volta scelto il modello di base con cui giocare, si possono fare altre personalizzazioni. Si possono cambiare la testa, il dorso, le gambe, lo zaino e i colori. Ci sono poi le abilità: si può scegliere, ad esempio, se avere un personaggio che eccelle nella resistenza, nel ritorno veloce in partita dopo una morte, nel recupero dell'energia, nell'efficienza nei colpi sparati. Infine, si possono configurare le comunicazioni: in pratica il proprio personaggio può essere dotato di tutta una serie di reazioni in base agli eventi che si verificano nella partita.
È stato notevolmente ampliato l'armamentario, vero e proprio cuore di Lost Planet 2. Disporre in qualsiasi momento della potenza di fuoco sufficiente a far fuori tutte le minacce presenti nel livello è infatti la principale preoccupazione del giocatore. Le armi più devastanti, così come nel primo capitolo, sono i mech. Questi possono essere dotati di qualsiasi delle armi che si trovano a terra: ad esempio sul braccio metallico destro ci può essere un potente mitragliatore, mentre su quello sinistro c'è un lancia-razzi. Inoltre, i mech possono accogliere altri giocatori a bordo, in modo da incrementare ulteriormente la potenza di fuoco. Oltre alle armi, sono disponibili anche le armature, che rendono il personaggio praticamente invulnerabile. Tuttavia, si rompono se colpite in continuazione dal fuoco dei nemici. Come nel primo capito, è disponibile l'arpione per spostarsi velocemente verso le posizioni sopraelevate. Tra le armi si trova anche lo scudo anti-proiettile, che consente di ripararsi per qualche secondo dal fuoco nemico, anche se non si può usare insieme ad altre armi. E risulta originale la possibilità di rigenerare la salute di un altro membro del team sparandogli proiettili rivitalizzanti.
Lost Planet 2 è il primo gioco basato su piattaforma tecnologica MT Framework 2.0, sviluppata internamente a Capcom. I miglioramenti più evidenti riguardano il numero di poligoni che il motore riesce a gestire, il che consente di avere più modelli poligonali contemporaneamente su schermo, oltre che boss di dimensioni maggiori. Notevoli sono gli effetti di luce e le ombre dinamiche. Di grande impatto si rivelano anche gli eventi di grosse proporzioni che accadono sugli scenari, come esplosioni o crolli, anche durante il gameplay. La fisica, invece, non è presente come in altri giochi di ultima generazione e scarsa è l'interazione con gli scenari sia per il giocatore sia per i boss gestiti dall'intelligenza artificiale. Abbiamo provato Lost Planet 2 in versione beta su XBox 360 e dobbiamo ritenerci soddisfatti per la qualità della grafica. Il gioco è sempre fluido e decisamente spettacolare in più di una circostanza. Le uniche perplessità riguardano la dimensione delle texture, piuttosto bassa su console, e la compenetrazione di poligoni.
Lost Planet 2, in definitiva, si conferma come uno sparatutto semplice, in cui per la maggior parte del tempo si tiene premuto il dito sul grilletto, senza dover pensare necessariamente alla strategia. Non ci sono coperture e non è possibile impartire ordini all'intelligenza artificiale o agli altri giocatori. Chi ha apprezzato il primo si divertirà anche con questo sequel, perché potenzia quasi tutti gli elementi del predecessore. Del resto, proprio la semplicità di Lost Planet 2 lo rende alla lunga ripetitivo. Il co-op è per certi versi divertente, ma per altri fa pensare a un'occasione mancata: sono, infatti, poche le occasioni per collaborare e non si può interagire con gli scenari. Lost Planet, dunque, resta un prodotto riservato a una precisa fascia di utenza. Uscirà l'11 maggio su XBox 360 e PlayStation 3, con una settimana di anticipo rispetto a quanto comunicato in precedenza. La versione PC arriverà, invece, in autunno con il supporto alle DirectX 11. Per le altre informazioni sul multiplayer competitivo e sulla tecnologia vi rimandiamo all'articolo che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi su Hardware Upgrade.
Commenti