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DarkSpore: presentazione negli studi di Maxis

 
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Immagini provenienti dagli studi di Maxis a Emeryville, California. Parliamo della storia di Maxis e delle caratteristiche principali del gameplay di DarkSpore.



Categoria: Videogiochi
Data pubblicazione: 20/07/2010

Per presentare DarkSpore alla stampa, Electronic Arts ha organizzato un press tour all'interno degli storici uffici di Maxis. Qui sono stati sviluppati capisaldi della storia dei videogiochi come Sim City, The Sims e Spore. Gli uffici di Maxis si trovano a nord di San Francisco, nella cittadina di Emeryville. Quello che si respira è proprio la voglia di pianificazione, dalla quale poi probabilmente nasce quella tendenza al gioco gestionale, che per molti aspetti è stato rinnovato a più riprese proprio dalla software house di Emeryville. In Maxis si fanno giochi profondi per giocatori hardcore, ma questa, per chi conosce la storia dei videogiochi, non è una novità. La Maxis è stata fondata nel 1987 da Will Wright e Jeff Braun ai fini di pubblicare Sim City per PC. Sim City infatti era stato sviluppato da Will Wright in versione limitata per Commodore 64 e pochi produttori mostravano interesse nel portarlo sugli schermi dei PC. Per l'epoca era un gioco impensabile, principalmente perché non presentava condizioni di sconfitta o di vittoria, era un gioco potenzialmente infinito. Questa cosa scoraggiava i produttori, associata al fatto che Sim City era un gioco terribilmente complesso, in cui i giocatori erano chiamati a monitorare una quantità di aspetti ben superiore alla media degli altri giochi dell'epoca. Il titolo, rilasciato sui PC nel 1989 dalla neonata società, si rivelò invece uno dei giochi di maggiore successo di tutti i tempi. Nel luglio del 1997 Maxis viene interamente acquisita da Electronic Arts, operazione che porta alla nascita dei franchise The Sims e Spore.

Ma cos'è DarkSpore? Il gioco che EA sta presentando alla stampa è un action/rpg molto immediato ma che al contempo offre il profondo livello di personalizzazione delle creature del gioco originale. Non si può parlare di seguito né di ampliamento delle caratteristiche del predecessore. DarkSpore si concentra solamente sull'aspetto da gioco di ruolo del titolo originale, puntando ancora una volta sull'evoluzione e sulla genetica delle specie. Nello sviluppo di DarkSpore Maxis ha pensato sicuramente a StarCraft e Diablo. L'ambientazione è fantascientifica con elementi dark, come suggerisce lo stesso nome del gioco. E in questo DarkSpore assomiglia molto proprio a StarCraft. Il gameplay è invece molto simile a quello di Diablo. È un gameplay per giocatori hardcore perché richiede di prendere tante decisioni in poco tempo, che influiscono sul progresso del proprio personaggio, ma al contempo è anche molto semplice, visto che la gran parte delle azioni si eseguono con lo stesso tasto.

Il giocatore dispone di una squadra di tre personaggi, che può selezionare all'inizio della partita tra quelli che ha creato. Le caratteristiche, le statistiche e le abilità dei personaggi dipendono dalle parti organiche che sono state collezionate con l'uccisione dei vari mostri in battaglia. La propria squadra avrà quindi precise caratteristiche a seconda di come si sono evolute le creature che ne fanno parte.

Ma DarkSpore è un titolo anche cooperativo. Si gioca in due (ma se non c'è un amico con cui si può giocare, si collabora con l'intelligenza artificiale), e ciascuno ha il proprio team di creature. Solo una delle creature si trova sul campo di battaglia e, a seconda dell'andamento della partita e delle caratteristiche dei mostri da affrontare, si propende per uno piuttosto che per l'altro dei membri della squadra.

L'obiettivo in DarkSpore riguarda l'esplorazione dei mondi di gioco messi a disposizione dei giocatori. Per ogni mondo bisogna raggiungere il boss finale e ucciderlo. Per farlo occorre avere un certo livello di forza, che si ottiene solo quando la barra dell'overdrive è piena, e quindi solo quando è stata uccisa la richiesta quantità di mostri avversari. Questi ultimi, inoltre, lasciano cadere, una volta sconfitti, diversi tipi di drop: abbiamo risorse vitali supplementari, potenza e i cristalli blu.

Ciascuno di questi cristalli veicola una specifica parte organica che si può aggiungere alla propria creatura. Come accadeva nello Spore originale, installare parti organiche supplementari consente di avere nuove abilità e nuove caratteristiche per il combattimento. Si potrà, ad esempio, migliorare la velocità di esecuzione, accedere agli attacchi dalla distanza, avere nuove magie, ridurre i tempi di caricamento delle magie.

DarkSpore è un'esperienza online persistente. Il sistema, infatti, registra su un cloud persistente i dati sull'esperienza e sulle abilità dei giocatori. È infatti richiesta la connessione a internet permamente. Oltre alla modalità campagna cooperativa, ci sarà anche una modalità PvP.

DarkSpore sarà lanciato solamente nel formato PC nella primavera del 2011. Trovate le altre considerazioni sul nuovo gioco di Maxis nell'articolo su Hardware Upgrade.

 
 

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