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Diablo III: le novità dal GamesCom
Al GamesCom Blizzard ha annunciato la nuova figura degli artigiani e spiegato come funziona il sistema di modellazione degli oggetti.
Categoria: Videogiochi
Al GamesCom Blizzard ha annunciato la nuova figura degli artigiani e spiegato come funziona il sistema di modellazione degli oggetti. Il produttore californiano intende rinnovare in maniera significativa Diablo, inserendo una serie di nuove funzionalità pensate per rendere il gioco più vario. Sta attualmente lavorando sugli equilibri legati a queste novità, ed è per questo che Diablo III non raggiungerà i negozi prima del 2011.
Ci saranno diversi tipi di artigiani: c'è chi si occupa di armi e altri utensili in ferro; chi crea magie e incantesimi e chi è capace di produrre gemme e anelli. Gli artigiani in realtà evidenziano le possibilità che il giocatore ha di interagire con il mondo e la sua capacità di modificarlo.
Infatti, cresceranno di livello insieme al giocatore e consequenzialmente anche la loro bottega varierà, cambiando forma e colori. Artigiani più esperti saranno in grado di creare oggetti più validi, la cui efficienza risulterà allineata con il livello di esperienza raggiunto dal giocatore. La maggior parte degli oggetti creati dagli artigiani avranno proprietà casuali, esattamente come succedeva nei precedenti Diablo. I materiali rari ovviamente si troveranno solamente nelle armi di alto livello.
Un'altra proprietà del sistema di crafting riguarda la possibilità di ridurre in materie prime gli oggetti trovati nel corso delle missioni. Sostanzialmente, si potrà smembrare un oggetto al fine di ricavare le materie prime con cui è stato formato. Successivamente, si portano le materie prime all'artigiano che, combinandole, potrà creare oggetti anche molto diversi rispetto a quello originale. Le botteghe degli artigiani si trovano solamente nelle città, quindi occorrerà fare della strada per recarsi da loro. Gli artigiani rimangono infatti una classe non combattente, e non seguiranno il giocatore nei combattimenti.
Quanto alle impressioni derivanti dall'hands on diretto del gioco, confermiamo quanto avevamo detto l'anno scorso. Non cambia niente per ciò che concerne l'impostazione di base. Il gioco è sempre veloce e frenetico, e strizza più l'occhio all'azione piuttosto che agli elementi da rpg puro. Uguali l'inventario dell'equipaggiamento e l'interfaccia, con le classiche sfere che contraddistinguono visivamente Diablo e che indicano le energie residue, quella rossa, e il mana residuo, quella blu.
L'unica novità di rilievo per ciò che concerne l'interfaccia è la parte riservata al lancio rapido delle magie, che ricorda quello di World of Warcraft. È, infatti, possibile associare le magie ai due tasti del mouse e al tasto tab. Per il resto, come da tradizione Diablo, ci si sposta con il tasto sinistro e si lanciano le magie con quello destro.
Diablo III si basa su un motore grafico completamente nuovo e in tre dimensioni, e questo influisce anche sul gameplay. I nemici infatti possono attaccare anche dall'alto oppure può essere il giocatore a trovarsi nelle condizioni di attaccare dall'alto. Inoltre, gli scenari di gioco sono quasi interamente distruttibili: ad esempio, è possibile scagliare una magia contro un pilastro, vederlo distruggersi e cadere sopra i malcapitati nemici.
Le animazioni e l'effetto di smembramento dei corpi sono già su ottimi livelli, e c'è più sangue sullo schermo rispetto a Diablo II. Sono veramente degni di nota i disegni dei livelli di gioco, che rendono ottimamente l'atmosfera fantasy di Diablo con un'efficace alternanza, nel livello di gioco che abbiamo visto, tra sabbia desertica ed edifici dal tono medievaleggiante.
Commenti (1)
Meglio ancora: le materie prime non dovrebbero occupare alcuno spazio, dovrebbero essere una specie di lista della spesa. So che non sarebbe realistico ma fare avanti e indietro tra dungeon e città è noioso.
Peccato che il crafting sia delegato agli NPC, mi ero così abituato ad avere personaggi con tradeskills.