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Civilization V: videoarticolo
Videoarticolo che mostra le caratteristiche principali di Civilization V.
La versione definitiva del gioco è disponibile dal 24 settembre, nel formato PC.
Categoria: Videogiochi
Civilization V, come i predecessori, è un gestionale puro in cui si devono fare gli interessi economici, militari e politici di una nazione schierata contro le altre nazioni insediate sulla mappa. Il gioco ha una struttura a turni e, una volta prese le proprie decisioni, il giocatore deve aspettare che agiscano gli altri giocatori in caso di partite multiplayer, o che il computer processi le decisioni delle nazioni gestite dall'intelligenza artificiale in caso di partite single player.
Si possono fondare nuove città e bisogna prestare molta attenzione al rapporto tra le città e il territorio circostante, stando attenti ai collegamenti tra città e risorse. Per ciascuna città si può impostare la rispettiva produzione, e quindi decidere se creare unità civili, unità militari o se costruire nuovi edifici, che incidono sulla ricchezza, sulla produzione o sulla felicità della popolazione, o, infine, se costruire delle grandi meraviglie.
Civilization ha meccaniche di gioco ormai collaudate da diversi anni. Le novità introdotte da Civilization V dunque non possono essere sostanziali, ma modificano comunque alcuni aspetti importanti della struttura di gioco. Le più appariscenti riguardano il nuovo tipo di rapporto che il giocatore ha con il territorio e l'interfaccia. Controllare le risorse, che possono essere strategiche o di lusso, è l'elemento fondamentale della struttura di gioco di Civilizaion V, e costruire le città nei punti opportuni per controllarle al meglio diventa di vitale importanza. Le città hanno un bacino di influenza più o meno grande a seconda della loro popolazione e della cultura che generano. La nuova mappa è suddivisa in esagoni, o caselle come vengono chiamate nel gioco, e ognuna di esse ha delle precise caratteristiche, che dipendono dalla sua disposizione geografica e dalle risorse che in essa risiedono.
Firaxis ha preso tutta una serie di accorgimenti per rendere le cose più immediate ai giocatori attraverso un'interfaccia il più pulita possibile oltre che gradevole da vedere. L'elevata complessità del gioco, infatti, richiede una costante assistenza visiva per il giocatore. In basso a destra c'è il tasto per accedere al turno successivo, questo tasto è sensibile al contesto. Se un'unità richiede le attenzioni dei giocatori riporta a quell'unità, e ciò avviene anche se le attenzioni sono richieste da un leader di un'altra nazione o da una questione politica, con i rimandi alle relative finestre.
Sfruttare il territorio vuol dire agire sui tre parametri a cui sono legate le città: ovvero oro, produzione e cibo. Bisogna quindi costruire le infrastrutture giuste attorno alle città per incrementare la quantità di questi beni: solamente le città ben rifornite di risorse crescono in popolazione e aumentano il proprio bacino di influenza.
Venendo alla gestione delle unità, una novità importante riguarda l'impossibilità di inserire nella stessa casella unità di tipo differente. Questo cambia di molto le strategie d'attacco. Quando si schiera l'esercito, quindi, bisogna considerare questo limite e coprire al meglio il territorio. Bisogna schierare in prima linea le unità da corpo a corpo e dietro le unità che attaccanno dalla distanza (sensibilmente vulnerabili alle unità melèe del nemico) e l'artiglieria. Con quest'ultima, poi si scardinano le difese architettoniche della città e, infine, la si invade con la fanteria che combatterà contro quella del nemico, messa a guarnigione della città.
Altra innovazione riguarda la possibilità di attaccare dalla distanza, da una casella non adiacente a quella del bersaglio. Alcuni pezzi di artiglieria possono schierarsi in posizione compatibile con l'attacco dalla distanza: una volta schierati in questa posizione bisogna clickare con il tasto sinistro sull'abilità dell'attacco dalla distanza e poi, sempre con il sinistro, sul bersaglio. In rosso viene segnalato il raggio massimo entro cui l'unità può colpire. Oltre all'artiglieria possono attaccare dalla distanza le unità navali e gli aerei. Queste unità diventano fondamentali quando si devono scardinare le difese delle città prima di invaderle definitivamente. Dalla distanza si possono lanciare anche le armi di distruzione di massa che, come al solito in Civilization, causano gravi problemi sul piano diplomatico.
Le unità militari acquiscono esperienza man mano che vincono le battaglie. Ci sono punti esperienza per ciascuno dei combattimenti e una volta salite di livello si possono scegliere nuove abilità. Ad esempio, si può migliorare la precisione dei colpi per le unità che agiscono dalla distanza, oppure rendere le unità da combattimento ravvicinato più efficaci nell'assalto in pianura oppure in quello su terreni accidentati. Se si vince una battaglia sofferta, invece, si può scegliere di ripristinare il numero massimo di soldati del battaglione, rinunciando alla nuova abilità ma rendendo di nuovo abile il battaglione per un altro combattimento.
Passiamo alle novità meno sostanziali. Le città possono adesso difendersi autonomamente, bombardando i militari avversari che si avvicinano a esse. Basta clickare sull'icona con il bersaglio che appare sulla città e poi sull'unità che si intende attaccare. I leader delle nazioni, per la prima volta in Civilization, parlano l'idioma di origine, il che li rende ancora più vivi e simpatici, oltre che allietare le conversazioni in cerca di nuovi accordi.
Un discorso a parte va dedicato alle politiche sociali. A seconda del livello di progresso e della felicità della popolazione il giocatore può venire notificato dal sistema sulla necessità di scegliere una nuova politica sociale. Ad esempio, si può scegliere se creare uno stato liberale e con una prospettiva progressista, oppure se creare una dittatura teologica basata sulla devozione. A seconda di queste scelte si otterranno dei bonus: specializzarsi nel commercio consente di avere un vantaggio monetario, mentre la devozione fa crescere la felicità della popolazione. Ma altre scelte consentono di avere bonus sulla produzione piuttosto che sul livello di cultura, sulla velocità nelle costruzioni o sull'efficienza delle truppe militari.
Nelle fasi iniziali delle partite occorre far fronte ai barbari, e questa non è certo una novità, oppure alle città-stato, che invece costituiscono una novità molto importante per Civilization. Sono delle città più o meno potenti, di solito collocate al centro di zone con tante risorse, che fanno i propri interessi e che non sono legate a uno stato. Possono però stringere alleanze con questa o quella nazione nel momento in cui quest'ultima soddisfa le loro richieste. Ad esempio, potrebbero richiedere di essere legati alla propria rete commerciale oppure sostegno militare contro un'altra città-stato o contro un'altra nazione che le minaccia. Purtroppo non si può fare commercio o avere con le città stato rapporti diplomatici diretti come avviene con le altre nazioni.
La propria nazione ha un'evoluzione anche tecnologica e quindi è molto importante tenere sott'occhio l'albero delle tecnologie, che si può navigare accedendo nell'apposita sezione. A volte per arrivare a una tecnologia bisogna seguire un percorso attraverso diverse ricerche. L'albero delle tecnologie è studiato in modo da consegnare la reale progressione dell'evoluzione dell'essere umano.
Il motore grafico di Civilization V supporta nativamente le DirectX 11. Questo tipo di supporto consente di avere un mondo di gioco maggiormente definito, con più dettaglio poligonale rispetto alla versione DirectX 9, oltre che nuvole più sinuose e gradevoli da vedere e più increspature sul mare e gli altri corsi d'acqua. Anche le animazioni sono in numero maggiore, e adesso le battaglie sono più dinamiche e il giocatore le può seguire in ciascun momento del loro svolgimento. Ci sono delle finestre a parte per i leader delle altre cività, in cui quest'ultimi vengono renderizzati in tempo reale e in tre dimensioni.
Civilization V è un gestionale molto complesso che va consigliato soprattutto agli appassionati di prodotti che pongono l'accento sulla pianificazione. Rispetto ai precedenti capitoli è più solido e alcune componenti risultano maggiormente affinate privilegiando la tattica e la componente di gestione del territorio. Certo, le novità non sono sostanziali rispetto al passato e non si può parlare di esperienza di gioco completamente nuova, ma gli appassionati del classico Civilization non rimarranno certamente scontenti.
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