BlackBerry Torch 9800 è un passo molto importante per RIM: inaugura le funzioni touch di BlackBerry OS 6 e utilizza per la prima volta il design con tastiera estesa QWERTY slider. Collocato a €649 di listino si scontra con una agguerrita concorrenza con display di ultima generazione. Ecco il nostro giudizio

Tag: BlackBerry, Recensione, RIM, touch

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BlackBerry Torch 9800 è un terminale molto importante per la canadese RIM. È stato il primo ad inaugurare il nuovo sistema operativo BlackBerry OS 6, il primo ad introdurre il display capacitivo di tipo classico, il primo ad utilizzare una tastiera slider a scorrimento verticale.

Lasciando da parte gli esperimenti di feedback tattile operati con Storm e Storm2, RIM ha utilizzato per Torch 9800 un display capacitivo classico, inoltre la nuova versione del sistema operativo BlackBerry OS, giunto alla sesta edizione, nasce ottimizzata per l'interfaccia touch. Insieme i due elementi regalano un'interfaccia molto più semplice, intuitiva e fruibile rispetto a quanto siamo abituati in casa BlackBerry.

La dotazione software di serie è ricca e comprende tutto quello che serve in ambito aziendale, tra cui email e produttività personale, ma offre anche strumenti completi per la vita privata non disdegnando un ottimo supporto multimediale e social.

Sulla carta il display con risoluzione HVGA+ da 480x360 pixel ha specifiche tecniche molto inferiori ai blasonati smartphone full touch che combattono sulla stessa fascia di prezzo: nell'uso in realtà lo schermo si comporta bene e permette di fruire piacevolmente dei contenuti video offrendo supporto a una ampia gamma di formati.

In questi frangenti l'interfaccia touch è molto comoda e semplice da usare, tanto da aver reso superflui i tasti multimediali dedicati apparsi au alcuni terminali consumer della serie Curve. In generale il touch è un ottimo complemento ai tasti fisici e al trackpad ottico, anche grazie al design del sistema operativo che offre alcune scorciatoie per i menu contenstuali.

Se in molti frangenti Torch 9800 offre molto di più di un vecchio BlackBerry, in altri paga pesantemente dazio. Gli strumenti social e i programmi di terze parti di messaggistica e localizzazione, su cui tanto ha puntato il marketing al lancio del terminale, drenano parecchie energie dalla batteria: un nuovo elemento non compatibile con i vecchi modelli accreditato di 1300mAh.

Utilizzato al pieno delle sue capacità BlackBerry Torch 9800 arriva 'in rosso' all'ora di cena e fatica a chiudere la giornata con energie residue: su questo punto certamente i fedelissimi del marchio BlackBerry troveranno un punto di discontinuità con quanto offerto da RIM in tutti questi anni.

Un utilizzo più classico del terminale, meno multimediale e social, rende le cose migliori e permette di arrivare a fine giornata, ma non è certamente riduttivo rispetto a quello che il terminale può offrire e, inoltre, è un risultato che non ci si aspetterebbe dopo gli ottimi risultati fatti segnare dall'ultimo Bold.

Il prezzo lascia sulle prime spiazzati: 649 euro sono davvero tanti e soprattutto posizionano BlackBerry Torch in una fascia di mercato dove la concorrenza offre gli ultimi ritrovati della tecnologia, soprattutto per quanto concerne il display. Dal canto suo Torch 9800 offre l'aggiornamento di una piattaforma collaudata, molto apprezzata in ambito aziendale, arricchita dal punto di vista personale da strumenti multimediali e social ben funzionanti. L'integrazione dell'interfaccia touchscreen, ben studiata e funzionante, accanto a tasti fisici e tastiera estesa QWERTY completa poi il quadro di un terminale completo, ma costoso e che lascia qualche dubbio in merito all'autonomia.