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Dead Space 2: videoarticolo
Dead Space 2: videoarticolo
Videoarticolo di Dead Space 2 con immagini catturate dalla prima parte della campagna single player e dal multiplayer. Realizzato sulla versione PlayStation 3 del gioco.
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Paura e horror da qualche anno a questa parte sono diventate sinonimo di Dead Space. A sorpresa, infatti, l'action di Visceral Games nel 2008 ottenne un meritato successo di critica e di pubblico, guadagnandosi proprio la palma di videogioco più terrificante. Dead Space 2 ripropone ovviamente gli elementi cardine del predecessore, introducendo qualche novità sul piano del gameplay, migliorando la componente cinematografica e offrendo una nuova modalità multiplayer.
Proprio le componenti emozionale, legata principalmente alla tensione, e quella narrativa sono le più curate in Dead Space 2. Le vicende sono strettamente legate a quelle del predecessore. I due giochi sono ambientati nel ventiseiesimo secolo, quando l'umanità ha ormai consumato tutte le risorse presenti sul pianeta Terra. Diverse multinazionali prendono il controllo e decidono di andare alla conquista dello spazio per procurarsi le risorse che servono. All'inizio di Dead Space 2, Isaac Clarke non si è ancora liberato dei rimorsi. La vicinanza del Marchio lo induce a pensare alla fidanzata, che adesso, trasformata in un mostro, è la principale alleata del manufatto. Il Marchio è un manufatto di origine aliena conosciuto anche come Unica Mente, il suo obiettivo è di ridurre in schiavitù l'essere umano, che invece pensa a sua volta di conquistarlo per ottenere il dono dell'immortalità. Il gioco è ambientato nella densamente popolata metropoli Sprawl, che si trova su Titan, una luna di Saturno. Clarke sente di essere lui il prescelto per fermare l'invasione dei necromorfi, ma ovviamente è spinto a proseguire anche per liberarsi degli incubi legati alla fidanzata. Un'organizzazione governativa, giudata dallo spregiudicato Tiedemann, intende portare a compimento la Convergenza e ottenere così i benefici che la chiesa di Unitology si aspetta dal Marchio.
L'elemento principale del gameplay di Dead Space, che ai tempi del primo Dead Space ottenne un sacco di consensi per via della sua originalità, riguarda lo smembramento dei necromorfi, ovvero le forme contaminate che danno la caccia a Clarke. I necromorfi hanno degli arti molto pronunciati che vanno recisi: privati di un braccio o di una gamba, infatti, i necromorfi possono spostarsi meno velocemente e quindi possono essere colpiti con maggiore precisione.
Costante dei due Dead Space è, inoltre, la perenne carenza di proiettili. Nel mondo di gioco se ne trovano raramente e, inoltre, le ridotte dimensioni dell'inventario consentono di portare con sé una quantità di proiettili veramente molto bassa.
Dead Space 2 è un gioco di grande tensione, costruita principalmente attraverso atmosfere sincopate, ma anche con il ripetersi di eventi improvvisi nei momenti in cui meno il giocatore se li aspetterebbe e, ancora, con l'uso sapiente del sonoro.
La carenza di proiettili rende molto importanti i poteri di Stasi e Cinesi. Clarke è infatti dotato di un'avanzata tuta da combattimento definita RIG, che è dotata di una serie di funzioni ultra-tecnologiche. La tuta consente a Clarke di spostare gli oggetti presenti nello scenario attraverso il modulo cinetico. Si possono raccogliere casse, arti dei necromorfi uccisi, ingranaggi. Tramite la Cinesi, quindi, è anche possibile colpire i nemici, risparmiando proiettili. Inoltre, si possono risolvere degli enigmi che prevedono il trasporto di oggetti e l'installazione di questi all'interno di macchinari.
La Stasi, invece, consente di rallentare specifici oggetti o entità viventi. Per esempio può essere rallentata una porta che si apre e chiude velocemente, in modo da consentre a Clarke di attraversarla, o un macchinario che si muove a velocità decisamente sostenuta in modo da poter installare in esso degli oggetti. La Stasi è, inoltre, molto utile per rallentare i necromorfi, che così possono essere colpiti con maggiore calma, puntando prima agli arti più deboli.
Altro oggetto molto importante in Dead Space è il nodo energetico, che va usato nei terminali di aggiornamento delle armi: infatti, nel corso dei livelli di gioco si trovano queste installazioni che consentono, se si spendono appunto i nodi energetici, di migliorare le armi a disposizione in tempi di ricarica, danno arrecato agli avversari, numero di proiettili presenti nelle cartuccere, e così via.
Altro elemento visivo tipico della serie è il cosiddetto Locator. Basta schiacciare uno dei due stick analogici e Clarke proietterà a terra una linea che porta al prossimo traguardo. Il Locator fornisce anche informazioni sul terminale, sul punto di salvataggio e sul negozio più vicini. I livelli di gioco di Dead Space non sono lineari, spesso presentano una serie di deviazioni come dei labirinti. Tuttavia, utilizzzando il Locator il giocatore non deve preoccuparsi della strada da seguire.
La narrazione è notevolmente migliorata rispetto al primo episodio, con sequenze ampiamente spettacolari, e una recitazione dei personaggi non giocanti più credibile e coinvolgente. Ci sono diversi personaggi di supporto che interagiscono con il giocatore direttamente o attraverso proiezioni olografiche. Le animazioni facciali di questi personaggi sono notevolmente migliorate, rendendo il tutto più emozionale e profondo. La storia, inoltre, è assolutamente godibile, ma questo è un punto di forza anche del predecessore.
In fatto di novità, notiamo un miglioramento nel sistema di combattimento corpo a corpo con nuove animazioni, una maggiore agilità nei movimenti di Clarke, la possibilità di navigare liberamente in condizioni di gravità zero e più interazione con gli scenari grazie al motore fisico dinamico calcolato dal middleware Havok. Inoltre, nel primo Dead Space c'era una progressione molto lineare dei livelli di gioco, adesso invece l'esperienza è continua e non ci sono più caricamenti nel corso della campagna.
Per la prima volta in Dead Space, inoltre, c'è una componente multiplayer, che offre gameplay competitivo e cooperativo. I giocatori vengono divisi in due squadre, quella degli umani e quella dei necromorfi, con un gameplay decisamente differente tra le due. Se si gioca come umani si ritrovano le caratteristiche della campagna single player ed è fondamentale cooperare per sopravvivere alle ondate di necromorfi. Ci sono una serie di sblocchi in base alla quantità di esperienza accumulata. Con gli sblocchi si possono ottenere nuove armi e tute più performanti, che offrono quindi un maggiore livello di resistenza, o abilità migliorate. Nel multiplayer di Dead Space 2 per la prima volta si può giocare come necromorfi, e in questo caso ci sono delle significative novità sul piano del gameplay. Inizialmente si deve scegliere quale tipo di necromorfo impersonare tra i quattro disponibili. Tutti sono molto efficaci nell'attacco ravvicinato ma poco resistenti ai colpi degli umani. Alcuni di loro hanno abilità avanzate, come la possibilità di camminare sulle pareti e sparare dalla distanza, con tipi di fuoco differenti. Ad esempio, l'infante, che è il necromorfo dotato di tre ramificazioni, può sparare contemporaneamente tre proiettili.
Dead Space 2 offre un'esperienza carica di tensione, con una storia molto interessante e raccontata in modo da coinvolgere ed emozionare il giocatore. Il gameplay basato sullo smembramento dei necromorfi è divertente e appagante e, inoltre, va segnalato un ottimo livello di sfida per qualsiasi tipo di giocatore, da chi vuole seguire semplicemente la storia senza avere una particolare sfida sul piano del gameplay, a chi preferisce giocare un'avventura impegnativa. Purtroppo, però, Dead Space 2 presenta dei limiti, legati principalmente alle poche innovazioni al gameplay introdotte rispetto al primo capitolo. Inoltre, Visceral Games ha fallito nel tentativo di risolvere uno dei principali difetti di Dead Space, ovvero la ripetitività degli scenari. Quanto al multiplayer, sebbene ci sia la possibilità per la prima volta di giocare come necromorfi, sa di pretesto per aumentare ulteriormente la longevità. Per la recensione completa di Dead Space 2 rimandiamo alle pagine di Gamemag.
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