Al Photoshow abbiamo assistito a una dimostrazione con protagoniste diverse schede SD e un cronomentro: a confronto Sandisk e la concorrenza. Di certo c'è solo che non sempre i dati riportati sulle confezioni sono immediatamente comprensibili agli utenti. In competizione anche alcune schede danneggiate da un foro nel mezzo

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Al Photoshow abbiamo incontrato Christophe Rocca, Marketing Manager di Sandisk, con il quale abbiamo avuto un'interessante chiacchierata sul momento attuale del mercato delle schede di memoria. Attualmente il pubblico fatica a comprendere le ultime innovazioni tecnologiche introdotte e fatica ad orientarsi tra sigle e standard. Nella news pubblicata sulle pagine di Hardware Upgrade trovate un approfondimento sul tema.

Christophe ha voluto mettere alla prova le schede Sandisk e alcuni dei supporti di memoria della concorrenza con le reflex di ultima generazione, per mettere in evidenza come al momento non ci sia uniformità nella pubblicazione dei dati: capita spesso che un produttore metta in bella mostra sulla propria scheda i dati di transfer rate in lettura, mentre quello che interessa di più al fotografo è la velocità con cui la scheda è in grado di supportare le raffiche o la registrazione di video.

In questo senso i risultati cronometrici parlano da soli: al momento li prendiamo con il beneficio del dubbio, ma presto metteremo alla prova le schede nel nostro laboratorio in condizioni controllate e ripetibili.

Interessante anche il grado di miniaturizzazione dei componenti di alcune schede: Sandisk in questo senso sfrutta il vantaggio di costruire ogni componente in casa e poter massimizzare l'integrazione delle diverse parti: addirittura schede di capienza media sfruttano talmente poco lo spazio disponibile da poter funzionare anche se forate nel centro.

Photoshow 2011