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The Witcher 2: videoarticolo
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Un mondo instabile, corrotto, oscuro, in cui prevale il più forte e dove tutte le razze si danno battaglia e non sono in grado di convivere. Il witcher, sfuggente, carico di responsabilità, odiato ed evitato da tutti ma contemporaneamente elemento di equilibrio tra le forze del mondo. Una storia di politica, di grandi imprese, di discriminazione, di scoperta di sé stessi. Finalmente The Witcher 2 Assassins of Kings è in commercio, mantenendo puntualmente le promesse fatte in fatto di qualità.
Il witcher, Geralt di Rivia, è conosciuto e temuto in tutto il mondo dopo le imprese del primo capitolo, al punto che il re Foltest lo vuole al suo fianco nei momenti più delicati. Nel prologo di The Witcher 2, Foltest attacca l'insediamento della famiglia nobiliare dei La Vallette, ma non si azzarda a farlo se non con il witcher a suo fianco. Attirato in cima alla torre del castello dei La Vallette, mentre il witcher è distante, il re viene accoltellato da un punto al punto opposto del suo viso. Quando le guardie accorrono il witcher è l'unico a trovarsi con il cadavere del re, e questo è sufficiente per incriminarlo del regicidio.
Il regicidio è una componente importante della trama di The Witcher 2, ma nelle battute successive si rivela un pretesto, solo una porta verso qualcosa di molto più profondo. Il witcher, infatti, ha un vuoto di memoria, ricorda solo della presenza di personaggi importanti per lui, ma non ne individua più i confini. Sa di una donna, Yennefer, e sa di un altro witcher, proprio colui che ha ucciso il re, come narra il prologo. Il witcher assassino, in realtà, è solo uno strumento, perché dietro le sue azioni si cela una forza oscura che vuole sovvertire l'ordine del mondo.
In The Witcher 2 c'è tanta politica, all'interno della quale è coinvolto in prima persona lo stesso witcher, ma è una storia dai toni adulti in tantissimi aspetti. Molto interessante, e ampiamente godibile, il discorso della discriminazione, che assurge in molti momenti a elemento cardine della storia. La figura degli elfi non è quella tradizionale del mondo fantasy, ma è molto più frastagliata e profonda: gli elfi non sono l'alleato dalla porta accanto, hanno delle rivendicazioni politiche e non esitano a fare i terroristi pur di guadagnarsi lo spazio a cui ambiscono. Tutto ciò affascinerà molto.
The Witcher 2 vuole, inoltre, ricostruire un mondo fantasy a 360 gradi, riprendendo tutti gli elementi del genere. Innanzitutto, la magia: è un viaggio avvolgente all'interno di un inferno magico, parole profferite dagli stessi personaggi del gioco, in cui chi è dotato di magia è visto con disprezzo ma anche con circospezione, perché appunto è in grado di ripristinare un equilibrio che sta andando perduto. Ma il fantasy va al di là della magia, quando le maledizioni ricoprono un ruolo molto importante, quando vengono sviscerate nel loro senso più profondo, e l'amore tra entità magiche è scandagliato come un qualcosa di speciale, che può realmente donare uno squarcio di ottimismo a tutte le creature del mondo.
Il principale obiettivo dello sviluppatore con sede a Varsavia CD Projekt è creare un gioco dinamico, a partire dal sistema di combattimento ma, inteso in senso più generale, fino a tutta l'impostazione del mondo di gioco. Chi gioca deve vivere un mondo sul quale in qualche modo può incidere, cambiando qualcosa sia nei personaggi che nelle vicende.
La struttura delle missioni uno degli elementi di più forte richiamo per The Witcher 2. L'incastrarsi delle varie fasi delle missioni, e la libertà del giocatore sono tutti elementi che raggiungono un livello di complessità che, partendo da quello del primo Witcher, è adesso elevato all'ennesima potenza. Il giocatore può spesso decidere se agire in maniera accorta o spargendo litri di sangue, può stabilire quale personaggio interpellare e da chi farsi aiutare e se, può rinunciare a una missione, può scegliere varie opzioni nel dialogo, e così via.
A seconda di come si completano le missioni, inoltre, si ha un certo impatto sulla storia principale. Diciamo che l'andamento generale è sempre quello, ma che in alcuni punti ci sono dei bivi su cui il giocatore può intervenire, modificando ciò che succede dopo. The Witcher 2 ha, inoltre, sedici finali differenti, che sono determinati proprio dalle scelte del giocatore.
Il witcher ha due spade: una d'acciaio e l'altra d'argento. A seconda del tipo di mostro che si affronta e delle sue caratteristiche, una spada è più efficiente dell'altra. Una volta sfoderata la spada, si preme con il tasto sinistro se si vuole un attacco agile, con quello destro se si vuole un attacco potente. Anche in questo caso, l'efficienza degli attacchi dipende dal tipo di nemico. Coloro che sono molto rapidi e non sono dotati di scudo, diventano vulnerabili soprattutto all'attacco rapido, mentre i nemici più forti e potenti, oltre che dotati di scudo, possono essere sconfitti solo ricorrendo all'attacco potente.
Il ricorrere frequentemente di combattimenti contro tanti target, ha portato CD Projekt a fare in modo che il sistema offra nuove opzioni dinamiche proprio nello scontro con soggetti multipli. Sostanzialmente, si può avere solo un target per volta, indicato da un piccolo segno sul suo corpo, e si può spostare il target in due modi: o premendo il tasto 'alt' o inquadrando con lo spostamento del mouse il target successivo.
Tutto ciò non è lasciato esclusivamente alla bravura del giocatore, ma ogni cosa del sistema di combattimento di The Witcher 2 è regolato dalle caratteristiche di Geralt, legate allo sviluppo del personaggio. La capacità nello schivare può essere quindi migliorata, come la possibilità di ottenere colpi critici, la velocità, la resistenza, e così via.
Come nel primo The Witcher, Geralt può ricorrere ai segni per lanciare magie, per bloccare gli avversari o corromperli affinché combattano dalla propria parte, per proteggersi, e così via. Geralt ha a disposizione tutti i segni fin dall'inizio, e al più può migliorarli per essere ancora più efficace nel corso del gioco. A lungo andare, diminuiscono i tempi di caricamento e aumento gli effetti per ogni segno.
I witcher non sono dei maghi, anzi sono delle figure decisamente opposte a quelle del mago. Ricorrono a mezzi meno evidenti, più subdoli per certi versi, e amano essere decisamente pragmatici. CD Projekt, che come detto tiene molto a evidenziare al massimo la personalità della figura del witcher, ha voluto rendere vero tutto questo anche all'interno delle meccaniche di gioco. I segni e la magia sono, così, importanti, ma sono solamente, come detto, un elemento del sistema di combattimento.
Bombe e coltelli costituiscono altri tipi di attacchi consentendo di intervenire dalla distanza, mentre le trappole sono molto utili per attaccare ad area. I coltelli sono l'arma a distanza standard, e risultano efficaci contro gli avversari con armor debole. Le bombe, invece, sono utili contro avversari multipli e hanno diversi effetti come stordimento, incenerimento e avvelenamento.
Sconfiggere gli avversari e completare le missioni consente a Geralt di acquisire esperienza. Quando otterrà un certo numero di punti esperienza avanzerà di livello e, per ogni avanzamento, otterrà dei punti talento da spendere per sviluppare le proprie abilità. Il livello massimo è 35. I punti talento si spendono all'interno dell'albero delle abilità che è diviso in quattro rami principali: addestramento, spada, alchimia e magia. Per accedere alle abilità avanzate bisogna sbloccare prima quelle che si trovano all'inizio del ramo.
Cruciale poi nell'ottica della personalizzazione di Geralt è l'inventario. Nella finestra dell'inventario vengono mostrati gli oggetti divisi per categoria e, nella parte destra, sono evidenziati gli oggetti equipaggiati. Ci sono slot per la spada d'acciaio, per las spada d'argento, per l'armatura, gli stivali, i guanti, i pantaloni e lo slot trofeo. Gli oggetti che contengono slot per rune e potenziamenti, inoltre, possono essere incantati e potenziati, aumentandone l'efficacia in combattimento. Le lame possono essere rivestite con gli unguenti, che conferiscono loro precisi attributi per una ridotta quantità di tempo.
Geralt può creare pozioni, unguenti e bombe entrando nel menu della meditazione. Quest'ultima consente a Geralt di far scorrere verso avanti le lancette dell'orologio: alcune missioni, infatti, richiedono di aspettare una certa parte della giornata; oltre a consente di accedere alla sezione alchimia.
La profondità della storia, la libertà decisionale lasciata al giocatore e il complesso incastro delle missioni fanno in modo che The Witcher 2 Assassins of Kings alzi la barra per il genere a cui appartiene, confermandosi sicuramente come il migliore esponente in assoluto. Inoltre, è sicuramente uno dei videogiochi tecnologicamente più avanzati e, contemporaneamente validi sul piano artistico, attualmente sulla piazza. Per il resto delle considerazioni e per altri dettagli sulla struttura di gioco vi rimandiamo alla recensione pubblicata su Gamemag.
Commenti (1)
La spada d'acciaio è per gli umani, quella d'argento per i mostri