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F.E.A.R. 3: videoarticolo
F.E.A.R. 3: videoarticolo
Videoarticolo con immagini tratte dalle versioni PC e XBox 360 di F.E.A.R. 3.
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Paura, nuovo modo di raccontare la storia horror e la struttura classica di F.E.A.R. sono gli elementi su cui Day 1 Studios ha costruito questo terzo capitolo iniziato da Monolith Productions. Il gioco offre delle meccaniche ispirate dagli sparatutto di ultima generazione e fa luce su molti aspetti della contorta storia di F.E.A.R. E' costruito sulla piattaforma tecnologica Lithtech sviluppata da Monolith. In questo articolo vedete immagini tratte dalla versione XBox 360 del gioco quando si parla di single player e immagini tratte dalla versione PC quando si parla di multiplayer.
F.E.A.R. 3 porta il giocatore a vivere la nascita del progetto Origin, che potrà seguire in prima persona ripercorrendo i ricordi di Point Man. Il governo ha chiesto alla compagnia Armacham di costruire un esercito di Replicanti guidati da un comandante psichico. Lo scienziato Harlan Wade ha quindi deciso di creare dei prototipi, proprio Point Man e Fettel, e fare di uno dei due il comandante che serve. I due nascono dalla figlia di Wade, la terrificante Alma, dotata di poteri psichici sin da bambina. C'è un terzo figlio di alma, il sergente Michael Becket, che alla fine del secondo capitolo veniva stuprato dalla stessa Alma, che resta nuovamente incinta. Una storia che lascia sempre qualcosa di non risolto, facendo nascere sempre nuove domande. Perché Alma ha fatto in modo di avere un nuovo figlio? Che poteri ha quest'ultimo?
F.E.A.R. 3 è basato sulle meccaniche vincenti del gioco originale della serie. Si tratta quindi principalmente di combattimenti serrati in spazi piuttosto ristretti in cui bisogna ricorrere allo slow-motion per affrontare i nemici, sempre in netta superiorità numerica. Molto spesso la presenza di soldati dell'Armacham è troppo ingente per poterli affrontare contemporaneamente: bisogna quindi nascondersi, ricorrere alle coperture, e attaccarli uno per uno in slow-motion.
Una delle armi più convincenti di F.E.A.R. 3 è il G3A3 AR. Spara una raffica di tre colpi realmente molto potenti, evidenziando oltretutto un'altra nuova caratteristica dello shooter di Day 1 Studios. Sostanzialmente è in grado di staccare gli arti dei bersagli, costringendoli a continuare a combattere senza una mano o senza una gamba, o addirittura di recidere le loro teste. Una feature che chi è smaliziato con gli shooter di vecchia data ricorderà essere stata introdotta da Soldier of Fortune e in seguito, purtroppo, accantonata da quasi tutti gli sviluppatori.
La storia di F.E.A.R. 3 si snoda attraverso otto intervalli, che richiedono dalla mezz'ora all'ora per essere completati. Una volta completato un intervallo nei panni di Point Man si sblocca la possibilità di rigiocare quell'intervallo come Fettel. Quest'ultimo, ucciso dal fratello più grande nel primo episodio, figura in F.E.A.R. 3 come fantasma, compare e scompare a seconda delle esigenze narrative se si gioca come Point Man, e ha poteri peculiari nel momento in cui lo si impersona direttamente.
Si tratta di una rivisitazione pressoché totale della struttura di gioco, un modo alternativo che può offrire qualche ora di gameplay in più, anche se non ha equilibri affinati come la struttura tradizionale. Fettel può usare i poteri magici che ha acquisito nel momento in cui si è tramutato in fantasma. Può agganciare i bersagli e lasciarli in posizione sopraelevata per qualche istante, può spingerli vigorosamente e, soprattutto, può entrare all'interno dei loro corpi.
Se affrontare la campagna nei panni di Point Man è il modo migliore per godere dello scenario horror ed emozionale di F.E.A.R. 3 e affrontarla come Fettel è il modo migliore per avere un'esperienza di gioco alternativa, la modalità co-op si rivela in assoluto quella più divertente e adrenalinica. Il gioco dà infatti la possibilità di completare l'intera campagna single player in due giocatori: uno impersona Point Man e l'altro Fettel. Questa modalità è disponibile sin dall'inizio.
I due giocatori devono collaborare sfruttando i poteri dei due fratelli, pensati in modo da favorire la cooperazione. Quando si gioca in due la difficoltà generale del gioco viene aumentata, in modo da dare un nuovo livello di sfida ai giocatori. Ad esempio, Fettel può mantenere in posizione sopraelevata un bersaglio, mentre Point Man lo trafigge con precisione. Quest'ultimo, invece, può abilitare il rallentatore, che impatta anche la partita dell'altro giocatore. Chi gioca con Fettel quindi può chiedere in qualsiasi momento di abilitare il rallentatore anche in virtù della propria tattica. Su console è inoltre disponibile l'opzione per giocare in split screen sullo stesso sistema, opzione che invece manca nella versione PC.
F.E.A.R. 3, inoltre, offre una progressione dell'esperienza condivisa tra le modalità single player, co-op e multiplayer. Si acquisisce esperienza portando a compimento determinati task, come effettuare un certo numero di uccisioni con colpo alla testa, utilizzare una specifica arma, usare lo slow-motion per un certo numero di volte. Salire di livello consente di acquisire nuove abilità e di migliorare le armi, che quindi non si possono upgradare manualmente. Tra le abilità, la possibilità di effettuare un devastante calcio volante, che viene riproposta dal primo F.E.A.R.
In co-op si può decidere se collaborare o se ostacolarsi, procedendo in maniera più personale ed evidenziando i dissidi tra i due fratelli. Nel primo caso si adempiono certi task, nel secondo task diversi.
Il multiplayer, a differenza di altri prodotti pesantemente basati sulla storia, offre diversi spunti interessanti. Le modalità di gioco multiplayer di F.E.A.R. 3 sono quattro, giocabili da un massimo di quattro giocatori. Non c'è una modalità prettamente competitiva, con un multiplayer che favorisce invece la collaborazione nell'affrontare il nemico gestito dall'intelligenza artificiale. Come il resto del gioco, inoltre, il multiplayer di F.E.A.R. 3 è incentrato sulla tensione. In alcune delle modalità di gioco infatti ci sono delle citazioni alla tradizione horror cinematografica. Alcuni spunti, inoltre, ripercorrono i film di John Carpenter e Steve Niles, i due talenti di Hollywood che sono stati coinvolti nello sviluppo di F.E.A.R. 3.
Passiamo adesso alle immagini tratte dalla versione PC. Sebbene l'esperienza di gioco tra PC e console sia uguale, nel primo caso si hanno degli innegabili vantaggi grazie alla maggiore risoluzione delle texture, alla possibilità di abilitare l'anti-aliasing di tipo MSAA, ad ombre più dettagliate, alla possibilità di regolare la qualità delle trasparenze e alla presenza dell'occlusione ambientale, che contribuisce a calcolare l'attenuazione della luce in presenza degli angoli.
La più originale e gratificante delle modalitò multiplayer è F***ta corsa. I quattro giocatori devono collaborare e percorrere il più velocemente possibile la mappa si gioco. Si trovano, infatti, tra due muri: dietro hanno il cosiddetto muro della morte, ovvero una nube infernale che procede lentamente ma inesorabilmente, e davanti hanno il muro costituito da Replicanti, Mutanti e altri tipi di mostri che non pensano ad altro se non a farci fuori.
C'è poi la modalità Contrazioni. In F.E.A.R. 3 Alma è incita di qualcosa di realmente pauroso. Come ogni madre incita ha le sue contrazioni che, nel mondo folle di F.E.A.R., corrispondono a un richiamo per tutte le forze del male. Ad ogni contrazione, infatti, dalla nebbia verranno fuori delle creature infernali pronte ad attaccare l'avamposto in cui sono asserragliati i quattro giocatori.
Prima della contrazione i giocatori devono organizzarsi per assicurare protezione all'avamposto e procurare le armi per attaccare il nemico. Bisogna uscire dall'avamposto, raccogliere le casse con le armi e posizionarle nelle zone di drop off all'interno dell'avamposto. Inoltre, bisogna recarsi alle finestre e barricarle con assi di legno. Queste operazioni richiedono una certa quantità di tempo, per cui bisogna organizzarsi e suddividere il lavoro.
In Anima sopravvissuta, mentre i giocatori collaborano per proteggersi dagli attacchi dei soladti che entrano nell'arena, Alma improvvisamente fa la sua comparsa, corrompendo uno dei giocatori del team. Questi improvvisamente inizia a combattere contro coloro che prima erano i suoi alleati. Il giocatore prescelto ha una certa quantità di tempo per annientare il resto della squadra, mentre i soldati gestiti dall'IA continuano a entrare nell'arena.
Infine, abbiamo Re delle anime. I giocatori combattono nei panni di Spettro, e hanno alcune delle potenzialità che nel single player ha Paxton Fettel. Possiedono infatti l'abilità di catturare i nemici umani e combattere nei loro panni. Bisogna, quindi, andare alla ricerca degli umani dotati di armi ed entrare nel loro corpo. Si ottengono punti solamente se si uccidono i personaggi gesititi dall'IA e si cattura la loro anima. Vince, quindi, chi cattura più anime.
F.E.A.R. 3 è un'esperienza horror di nuova generazione che colpisce soprattutto nella seconda parte, quando la narrazione si fa più intensa, esplicitando il lato psicologico dei protagonisti. Rimane impressa soprattutto Alma, che vediamo da una nuova prospettiva, soprattutto perché è più umana e perché il giocatore riesce finalmente a scorgere il motivo che l'ha spinta a compiere delle azioni così apparentemente spietate. In definitiva, sebbene presenti qualche limite soprattutto nella struttura degli scenari, F.E.A.R. 3 è un acquisto consigliato per chi ama la struttura di gioco di F.E.A.R. e chi è interessato a vivere un'avventura horror da una prospettiva differente rispetto al solito, senz'altro molto ben curata dal punto di vista della narrazione.
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