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Duke Nukem Forever: videoarticolo
Duke Nukem Forever: videoarticolo
Videoarticolo con immagini catturate dalla versione PC di Duke Nukem Forever.
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Dopo 14 anni dall'annuncio, finalmente Duke Nukem Forever è disponibile per l'acquisto. Hanno lavorato su Duke Nukem Forever almeno quattro software house. Dopo il fallimento di 3D Realms, infatti, uno studio creato da ex-impiegati di quest'ultima, chiamato Triptych Games, ha portato avanti il progetto conducendolo nelle mani di Gearbox Software. Un altro team di sviluppo che ha assistito Gearbox nel completare Duke Nukem Forever è stato poi Piranha Games, che ha lavorato principalmente sul multiplayer e sulla versione PlayStation 3. Gearbox Software ha lavorato su Duke Nukem Forever dal 2009 fino al rilascio, confermando la struttura di gioco e diversi asset allestiti da 3D Realms.
Le meccaniche da shooter sono quelle classiche degli sparatutto anni '90, e anche la struttura dei livelli di gioco e l'impostazione degli enigmi ricordano i giochi di una volta. Nei combattimenti si ricorre frequentemente allo strafe laterale per aggirare i colpi dei nemici, che si muovono secondo pattern piuttosto semplici, pensati per favorire principalmente l'immediatezza.
La componente da sparatutto non è nettamente predominante rispetto alle altre, anzi bisogna in molte occasioni dedicarsi a fasi anche piuttosto lunghe da platformer e risolvere enigmi e rompicapo. Una meccanica di gameplay ricorrente è quella che porta a giocare con un Duke Nukem rimpicciolito, che grazie alle ridotte dimensioni riesce a intrufolarsi nei passaggi più angusti e sbloccare meccanismi. Inoltre, in alcuni combattimenti bisogna fare in modo che anche i nemici risultino rimpiccioliti in modo da riequilibrare le sorti dello scontro.
Quando viene colpito dal nemico, poi, il Duca non perde risorse vitali, ma ego, la cui quantità a disposizione viene visualizzata in alto a sinistra della schermata. Se, infatti, in un combattimento viene colpito dal nemico il suo ego calerà, e se ridotto a zero il Duca sarà così affranto da rifiutarsi a continuare. Quando invece non viene più colpito l'ego tende lentamente a tornare nella posizione massima. L'ego ritorna al livello ottimale anche se il Duca compie delle azioni che lo rendono entusiasta di sé stesso, il che lo porta a interagire con gli scenari.
L'arsenale di Duke Nukem Forever si rifà in larga parte a quello del predecessore, con l'aggiunta della doppia arma, che vede il Duca imbracciare un fucile per mano. Oltre a pistola e shotgun, un'arma che ricorda tantissimo il passato è la Sventratrice, che offre un elevato rate di fuoco, dando grosso aiuto nei combattimenti serrati contro molteplici minacce. Il raggio rimpicciolitore riduce le dimensioni dei nemici, che a quel punto possono essere schiacciati con il piede.
Dal passato torna anche il Devastator, ma stavolta il Duca è in grado di impugnarne uno per mano. Scatena una poderosa forza di fuoco, a un rate oltretutto molto elevato. È nuovo il laser da incursore, costruito su tecnologia aliena. Il fucile a rotaia, invece, è una riedizione del vecchio railgun di Quake: riesce a uccidere i bersagli con un solo colpo, anche se non è molto veloce nella ricarica.
Nel corso della storia ci sono diversi riferimenti ad altri videogiochi famosi usciti negli ultimi anni, che ovviamente vengono spavaldamente presi in giro. Non manca lo sfottò a Master Chief, accusato di aver bisogno di pesanti armature per avere la meglio nelle battaglie, armatura alla quale non ricorrerebbe mai il Duca.
Per variare il gameplay nel corso della campagna, poi, sono stati aggiunti diversi gadget. La Duke Vision permette di vedere nell'oscurità, quando i nemici brancolano nel buio. Sostanzialmente il Duca inforca i suoi occhiali da sole ultra-tecnologici che gli garantiscono visibilità anche nelle situazioni più critiche. L'HoloDuke proietta un ologramma di Duke che attira il fuoco del nemico. Quando l'attrezzo è attivo il Duca scompare dalla vista del nemico e si può spostare a piacimento sulla mappa senza essere notato. La birra, invece, renderà temporaneamente più forte il Duca anche se la sua visuale e i suoi sensi risulteranno disturbati per un po'. Infine, gli steroidi aumentano l'efficacia del Duca nei combattimenti ravvicinati, consentendogli di ridurre a brandelli i nemici con un solo pugno. Dopo avere assunto gli steroidi l'ego del Duca scende del 75% rispetto al livello normale.
C'è anche una componente multiplayer, che ripropone le caratteristiche del single player e tutti i gadget. Ci sono quattro modalità di gioco, affrontabili da un massimo di otto giocatori. Le modalità sono dukematch, dukematch a squadre, cattura la pupa e saluta il re. Le ultime due sono le versioni a tema Duke Nukem di cattura la bandiera e re della collina. Particolarmente divertente risulta soprattutto la prima, in cui bisogna catturare la pupa della squadra avversaria e ricondurla alla propria base. Durante il tragitto la pupa comincerà a lamentarsi e per calmarla bisognerà sculacciarla.
Il multiplayer di Duke Nukem Forever consente di fare progressi, sbloccando degli oggetti che varieranno l'estetica dei personaggi e della tana del duca. Quest'ultima è la casa di Duke Nukem, ricolma di tutti i premi che ha ricevuto nel corso della sua brillante carriera.
Sebbene a livello di gameplay ci siano pochissimi differenze, la versione Windows di Duke Nukem Forever è sensibilmente la più godibile, principalmente per grafica e controlli. Essendo basato su meccaniche di gioco degli anni '90, che funzionano meglio con mouse e tastiera, i controlli su PC risultano più immediati e godibili, soprattutto per chi è abituato con questo tipo di interfacciamento. Su PC si possono configurare i dettagli delle texture e delle ombre, scegliere se abilitare o meno il motion blur e la grana della pellicola, che attiva un filtro sgranato sulle immagini. Sono poi abilitabili gli effetti speciali come tone mapping, bloom, profondità di campo e occlusione ambientale. A differenza delle versioni console, su PC c'è l'antialiasing, anche di tipo FXAA. Si tratta di una tecnologia nuova pensata per quei motori grafici basati sul Deferred Shading.
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